Stipetto; per adesso il tasso di mortalità del COVID-19 si aggira secondo le stime dell' OMS dal 2,8 % al 3,4%, a seconda dei paesi tenendo conto di : offerta e standard medio del comparto sanitario nazionale; tasso di igiene medio della nazione; età media della nazione .
Sono fattori un po' slegati poiché un paese come l'Italia per esempio può avere i primi due fattori "positivi", ma avendo una delle età medie più alte del pianeta ( con tutte le problematiche che l'età avanzata può portare) rischia di avere un tasso di mortalità molto alto.
Ciao e saluti.
I dati sulla mortalità si iniziano a vedere ed effettivamente mi pare che l'Italia segni un preoccupante over 6%, probabilmente per i motivi che dici tu.
Quello che volevo dire, forse mi sono spiegato male, è che non mi pare chiaro che cosa ci si debba aspettare da questa epidemia e quale sia di conseguenza l'approccio più corretto.
Per quello che leggo, in Italia mi pare che si stia facendo una grossa operazione di contenimento mirata ad uscirne il prima possibile, quasi si trattasse di un virus "stagionale" che se si riesce a far contaminare il minor numero possibile di persone, poi se ne esce e finita là.
Secondo altre campane europee invece ci terrà compagnia per molto molto tempo e le misure si devono prendere solo per rallentare il corso, avendo comunque coscienza che la maggior parte della popolazione dovrà farci i conti prima o poi... almeno fino a quando non esisterà un vaccino.
Mi sembra comunque strano che, ripeto, dopo due mesi non ci sia una visione univoca.
Poi forse sono io che male interpreto cosa sta accadendo.