Allora, affrontiamo la questione questo inverno dal punto di vista di chi ha beneficiato del suo aspetto positivo. Questo inverno 2021-2022, per una serie di favori teleconnettivi che si hanno tutti insieme direi con cadenza decennale almeno, è stato un ottimo inverno per medio-basso Adriatico e Sud. L'unico neo, a esplosione ritardata. Molto spesso le sorti di ciascun inverno sono date anche da una componentistica legata al caso, fortuità, ma se solo ciò che è accorso negli ultimi 20/25 giorni si fosse anticipato di 15/20 giorni, avremmo avuto un altro inverno da annali e, comunque, da annali in parte lo è ugualmente dagli ultimi giorni di febbraio e fino praticamente a oggi. Naturalmente, non per tutto il paese ma, lo sappiamo, oramai è una tipicità del clima mediterraneo e nostrano la diversità di influenze; molto spesso gli eventi importanti riguardano solo parte del paese, essendo il nostro territorio disposto in maniera tale che alcuni tipi di configurazioni favoriscono una parte, altri tipi l'altra parte, quasi mai configurazioni che accontentano tutti.
In ogni modo, come mostra il plot GPT, dal 26 febbraio e fino al 17 marzo, ma ancora fino a oggi, 20 marzo, ancora alle prese con concorrenti freddi orientali, l'Italia centro-meridionale, ma soprattutto la parte medio-bassa adriatica e meridionale, è stata persistentemente interessata da flusso freddo continentale in una classica configurazione che vede alta pressione sul Nord Europa e il flusso russo verso il Mediterraneo centro-orientale. Sulla mia area ho avuto tante nevicate con accumuli complessivi che raggiungono verosimilmente i 70/80 cm intorno ai 6/700 m, ma anche 1 m appena più in alto, a 800/900 m. Naturalmente essendo la configurazione ottima invernale arrivata in una fase stagionale leggermente avanzata, magari spesso la temperatura è stata a limite per le quote più basse, ma, lo ribadisco, se questo contesto lo avessimo avuto 15/20 giorni prima sarebbe stata una apoteosi nevosa fino alle basse quote. Non dimentichiamo, però, i 2 m di neve anche a 800/900 m in Abruzzo, e le metrate di neve sopra i 1000/1.200 m su tutto il centro-sud Appennino. Un inverno che, a mio giudizio, non ha affatto tradito le attese per metà Italia, semplicemente con una configurazione invernale spostata più a Sud e più a Est, meno coinvolgente il Mediterraneo centrale e, soprattutto, un po' tardiva.
Come visibile dal plot termico, 20 giorni di sotto media sono senz'altro un evento storico. Questi sono i dati, ribadisco, dal punto di vista di chi ha beneficiato di questa configurazione. Naturalmente capisco il punto di vista del Nord e del medio-alto Tirreno, ma ciò non toglie che l'inverno, venuto fuori nell'ultima parte, abbia mostrato le tipicità continentali come ci si aspettava, sebbene non permeanti il Mediterraneo centrale, ma più quello orientale.. Ciò che ha fatto in Grecia e Turchia ne è testimonianza.