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Polar Vortex 22-23 - Winter At Last Call?

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paolinopc78

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Chi vuole si diverta a guardare l'evoluzione tra il 15 ed il 24 gennaio 1947, e la confronti con quella di GFS 06 ora in aggiornamento. Anche perché se l'ESE cold conclamato e condizionante oramai è "acquisito", c'è poco altro di interessante.
Nel 1947 cosa successe? Ci fu poi un evento freddo da ricordare?
 

adm.ackbar

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Il Core VPS scenderà di quota, portandosi in medio-bassa stratosfera, dove sono attese Tmin sotto soglia PSC ICE: le PSC interferiscono con la concentrazione di ozono, dissipandone le molecole ed il trasporto dato dalla BDC, facendo diminuire le probabilità di warming stratosferici... :rolleyes:

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Maurizio

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Caselle torinese
Tirare in ballo annate di ottant'anni fa,secondo me ha poco senso in quanto,non solo ogni anno è diverso da un altro,ma non ci sono più gli stessi equilibri di allora.
Ben detto ,inutile fare confronti con altre annate per stillare una previsione,ogni anno va da se,quindi non resta che attendere gli sviluppi
 

Cloover

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Un buon sistema per cercare di capire la compattezza del VP, è osservare il grado di intrusione delle onde planetarie alla quota indicativa dei 200hPa.
Se a fronte del calcolo della AO mediante la funzione ortogonale empirica risulta un valore negativo dato dalla anomalia GPT che riscontriamo sull'area Polare (inerzia termica su settore Siberiano con debole bilobazione), risulta altresì evidente una tensione del Jet-Stream tale che tutte le onde sono smorzate ed inibite nel propagarsi oltre i 60°N.

Il condizionamento di un ESE (stamani il valore del NAM si è portato a +2.7), si manifesta in svariati modi, nel Febbraio 1956 pure ci fu propagazione di un ESE cold, ma la reazione Troposferica fu opposta, anche perchè l'equilibrio termodinamico era diverso dall'attuale.
È semplicemente matematica.

Affermare che adesso non c'è condizionamento è un modo sbagliato di osservare questa dinamica.
Ogni ESE fa storia a se, ma l'accoppiamento e sincronismo che deriva da un abbassamento dell'H dei GPT, è un processo fisico matematico che sui forum meteo viene ogni volta semplificato.

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zagor

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voghera
Un buon sistema per cercare di capire la compattezza del VP, è osservare il grado di intrusione delle onde planetarie alla quota indicativa dei 200hPa.
Se a fronte del calcolo della AO mediante la funzione ortogonale empirica risulta un valore negativo dato dalla anomalia GPT che riscontriamo sull'area Polare (inerzia termica su settore Siberiano con debole bilobazione), risulta altresì evidente una tensione del Jet-Stream tale che tutte le onde sono smorzate ed inibite nel propagarsi oltre i 60°N.

Il condizionamento di un ESE (stamani il valore del NAM si è portato a +2.7), si manifesta in svariati modi, nel Febbraio 1956 pure ci fu propagazione di un ESE cold, ma la reazione Troposferica fu opposta, anche perchè l'equilibrio termodinamico era diverso dall'attuale.
È semplicemente matematica.

Affermare che adesso non c'è condizionamento è un modo sbagliato di osservare questa dinamica.
Ogni ESE fa storia a se, ma l'accoppiamento e sincronismo che deriva da un abbassamento dell'H dei GPT, è un processo fisico matematico che sui forum meteo viene ogni volta semplificato.

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Ciao Filippo
Assodato che l'ESE cold è diventato realtà il 27 dicembre , che tra l'inizio ed il condizionamento di solito hai detto ci sono 15/20 giorni di lag e che il condizionamento partirà a breve e proseguirà per almeno altri 45/60 giorni ( anche se ultimamente dura di più ) , parrebbe di fronte a questi dati nudi e crudi che di inverno non vi sarà più traccia fino a metà marzo.....
È davvero possibile che vada così al di là di qualche circolazione secondaria retrograda o piccole botte di ....ulo più probabili al centro sud specie versante adriatico ?
 

Nonno_rodano

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Ciao Filippo
Assodato che l'ESE cold è diventato realtà il 27 dicembre , che tra l'inizio ed il condizionamento di solito hai detto ci sono 15/20 giorni di lag e che il condizionamento partirà a breve e proseguirà per almeno altri 45/60 giorni ( anche se ultimamente dura di più ) , parrebbe di fronte a questi dati nudi e crudi che di inverno non vi sarà più traccia fino a metà marzo.....
È davvero possibile che vada così al di là di qualche circolazione secondaria retrograda o piccole botte di ....ulo più probabili al centro sud specie versante adriatico ?
il lag è compreso nei 45-60 giorni visto che la letteratura pone come giorno zero quello dello sfondamento del NAM..ma se parliamo di NAO (vedo con piacere che non sono più l'unico pazzo che non si affida soltanto all'AO per valutare l'ESE) esistono casi in cui è rimasta positiva 90 giorni ed altri (minoritari) in cui è tornata negativa dopo 20..

il punto di snodo importante sarà verso fine mese, soltiamente negli ESE "tritatutto" a circa 30 giorni dall'evento arriva un condizionamento ancora più intenso, e gli effetti prendono tutti i 60 giorni (spesso anche di più)..

in quelli meno efficaci invece a +30 si ha un cambio netto in troposfera, per questo secondo me fine Gennaio è il target per capire se passare a novembre 2023 o portare a casa qualcosa nella seconda parte invernale..ovviamente lo sapremo prima (quando i GM cominceranno a inquadrare tali date), le carte attuali non sono così brutte in prospettiva, di contro abbiamo le stagionali CFS e ECMWF pessime..vedremo
 

tifernate

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Ben consapevoli di una situazione in gran parte compromessa, farebbe piacere cercare una possibile, seppur poco probabile, via d'uscita, che non sia calciare la palla a marzo o peggio aprile. Ricordo i post di novembre ed inizio dicembre, se si raccoglie il nulla nelle annate con buone prospettive, m 'immagino le altre, conviene commentare il meteo di Hirafek. Per il resto meglio la monetina.
 

Effetto_Albedo

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Sono solamente balletti modellistici , l'Ese non è classico si passerà direttamente a un SSW
Buon pomeriggio
In base a cosa affermi ciò, se posso?
Quindi secondo te è molto probabile l'opzione del Nonno, ovvero il cambio netto da fine gennaio circa ovvero a 30 giorni dal condizionamento...
 

Cloover

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Ciao Filippo
Assodato che l'ESE cold è diventato realtà il 27 dicembre , che tra l'inizio ed il condizionamento di solito hai detto ci sono 15/20 giorni di lag e che il condizionamento partirà a breve e proseguirà per almeno altri 45/60 giorni ( anche se ultimamente dura di più ) , parrebbe di fronte a questi dati nudi e crudi che di inverno non vi sarà più traccia fino a metà marzo.....
È davvero possibile che vada così al di là di qualche circolazione secondaria retrograda o piccole botte di ....ulo più probabili al centro sud specie versante adriatico ?

Nelle linee generali ha già risposto sopra Nonno Rodano.... A parer mio, se proprio dovessi dire la mia, osservo ancora un setting efficace nel produrre forte attività d'onda, un pò come accadde nell'Inverno 2017/18, quando anche allora i principali Centri di Calcolo evidenziavano un pattern incancrenito e l'impossibilità di ondate di freddo.
Quindi credo che gran parte di Gennaio e Febbraio trascorreranno effettivamente senza che accada niente di significativo, a parte qualche veloce ondulazione in chiusura fredda su Mediterraneo orientale.

Poi nella 2^ parte del mese di Febbraio potrebbe nuovamente strutturarsi una situazione interessante in Stratosfera, con SW più intrusivi e con l'Inverno che tecnicamente sarebbe in grado di fare la voce grossa ai tempi supplementari.
SOTTOLINEO che è soltanto un'idea suffragata dall'esperienza e dalla dinamica dell'ESE in essere
 

Robello75

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In base a cosa affermi ciò, se posso?
Quindi secondo te è molto probabile l'opzione del Nonno, ovvero il cambio netto da fine gennaio circa ovvero a 30 giorni dal condizionamento...
Perché il quadro termodinamico non è chiaro e in alta stratosfera inizia un forcing da SSW. Inoltre la Ao non decolla , surplus termico troposferico è ancora notevole e nei cluster a parte un passaggio veloce sul polo geografico non si nota una netta chiusura in prima armonica.
 

adm.ackbar

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Perché il quadro termodinamico non è chiaro e in alta stratosfera inizia un forcing da SSW. Inoltre la Ao non decolla , surplus termico troposferico è ancora notevole e nei cluster a parte un passaggio veloce sul polo geografico non si nota una netta chiusura in prima armonica.
Lo sai qual'è il problema?

Il trigger all'ESE in corso è avvenuto+/- in 3^decade 2022, con AO=-3, NAO neutra e NAM=+0.3 al 20.12...NAM=+1.8 al 27.12...
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Abbiamo "salvato" buona parte di dicembre, ma nel momento di maggiore forza stagionale, siamo capitolati in 5gg :rolleyes:

Detto ciò, ogni ESE fa vita a se, per cui non possiamo escludere opzioni che al momento sono minoritarie.
 

Luca Orlando

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Perché il quadro termodinamico non è chiaro e in alta stratosfera inizia un forcing da SSW. Inoltre la Ao non decolla , surplus termico troposferico è ancora notevole e nei cluster a parte un passaggio veloce sul polo geografico non si nota una netta chiusura in prima armonica.
Non è necessario assistere per forza ad una 1^Armonica Troposferica, sia nell'incipit con il successivo touch down che dopo durante le pulsazioni.. Il VP va in risonanza per accoppiamento dei livelli isentropici e rimane coeso e nel core dei piani isobarici, portando il Raffreddamento e l'approfondimento dall'alto al basso, in modalità centripeta ottenuta dall'accelerazione di approfondimento, per via del sincronismo dato dalla conservazione e mantenimento del momento angolare e accorpamento delle PV(Vorticità Potenziali) dagli Edge(periferia di bordo delle isoipse ai vari piani isobarici nei vari livelli isentropici) verso il centro della direttrice della verticale del polo geografico, o meglio definito Core del VP.. In poche parole, risultato finale con chiusura a riccio del Vortice Polare in tutta la sua colonna, anche se ai bordo periferici della struttura rimane conservata una certa attività di ondulazione ad onde corte divergenti, ma non intrusive e convergenti.
La Prima Armonica definisce la perfezione di un VP chiuso e accorpato e coeso.. con scarsa se non azzerata attività d'onda del Jet Stream.
Dunque una sorta di 10 con lode di una risultanza da ESE Cold.
Ma non per forza deve esserci una classica 1^Armonica da manuale.

O potrebbe anche completarsi benissimanente durante la prima, o seconda pulsazione dell'ESE, che stando alle previsioni dei grafici di cromografia del monitoraggio dell'H dei GPT e quindi del NAM, dovrebbe non vedirsi prima dei 15/20 giorni appunto relativi al Lag di prima pulsazione prevista dal Touch Down con Lag 0.
 

Bortan

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Allora cercherò di spiegare il concetto che è già stato espresso qui ma forse nn si è voluto capire ...l' ESE cold si è verificato e conclamato il 27 dicembre scorso con il superamento della soglia nam di + 1,5 . Questo è avvenuto per dinamiche troposferiche , come sempre accade del resto , quando in troposfera i flussi di calore hanno subito un wave breaking in tropopausa dovuto al poco gradiente verticale interrompendosi in bassa stratosfera . Questo ha comportato il buco di HP sul polo nord e l' effetto ciambella . Da qui la totale soppressione dei flussi per inversione di gradiente , ed ecco il segnale che molti nn hanno voluto vedere . Chiaro fu l' aggiornamento degli zonal Wind a 10 hpa di ecmwf, che dopo una costante di aggiornamenti con ZW deboli , hanno all' improvviso visto un' aggiornamento con picco al limite della climatologia , questo è stato un chiaro segnale che la stratosfera stava andando incontro ad un ' approfondimento estremo . I grafici , però , delle MPV , hanno sempre fatto vedere valori molto bassi anche in prospettiva e solo adesso nei forecast si stanno avvicinando alla media climatologica .Questo cosa vuol significare ? Significa , che pur avendo valori barici e termici da ese cold , il vps aveva nella sua massa valori di PV molto bassi e questo fattore è ( PV ) determinante per trasmettere , al momento dell' ese cold , il momento westernlies ai piani isentropici inferiori . Le PV avendo una certa profondità fisica sono come dei ganci che riescono a trasferire il segnale ai piani sottostanti , che essendo in uno status ( la stratosfera ) di inversione termica nn potrebbe trasferire il segnale westernlies ai piani inferiori in caso di ese cold . Ricordo che la stratosfera è in inversione termica perché la bassa stratosfera è più fredda rispetto all' alta stratosfera e quindi sono inibiti i moti convettivi tipici della troposfera . Ora avendo avuto un superamento soglia nam , valori di raffreddamento termico record e un valore barico ampiamente sotto i 2800 dam , lo stesso vps nn aveva e nn ha ( ancora ) quella capacità di trasmissione tipica di un evento estremo , quindi il touch down tipico nn è avvenuto ma è avvenuto un trasferimento disgregato , blando e disomogeneo del segnale delle PV stratosferiche ai piani più bassi ( pochi ganci tra un piano e l' altro ) . La trasmissione ha creato attriti con il vpt facendo ripartire i flussi di calore divergenti e canalizzati principalmente su una cresta d' onda ( minor warming ) creando un wave 1 pattern stratosferico che ha dislocato la massa del vps sul comparto euro atlantico , comprimendola e trasferendo le PV sui bordi . Questo ha consentito un ponte stratosferico in atlantico di PV che hanno alzato l' indice NAO su valori positivi e altresì inibito qualsiasi ondulazione sull' Europa confezionando quel quadro circolatorio di correnti umide da SW , quello che abbiamo fino ad oggi e che ha contraddistinto tutte la festività . Ora ci aspettiamo un' esaurimento della fase stratosferica ad una sola onda e un' accentramento e approfondimento del vps che consegnerà in troposfera ( unitamente ad un travaso di PV ) un' allentamento della tensione zonale atlantica post displacement like e la esporrà ad alcune ondulazioni con correnti polari marittime ad interessare l' Europa e marginalmente il mediterraneo. Nei forecast dei GM stratosferici si intravede un nuovo calo degli ZW a 10 hpa che suggeriscono un nuovo disturbo al vps ma è in fase di analisi .😏
 

Montalbano

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Allora cercherò di spiegare il concetto che è già stato espresso qui ma forse nn si è voluto capire ...l' ESE cold si è verificato e conclamato il 27 dicembre scorso con il superamento della soglia nam di + 1,5 . Questo è avvenuto per dinamiche troposferiche , come sempre accade del resto , quando in troposfera i flussi di calore hanno subito un wave breaking in tropopausa dovuto al poco gradiente verticale interrompendosi in bassa stratosfera . Questo ha comportato il buco di HP sul polo nord e l' effetto ciambella . Da qui la totale soppressione dei flussi per inversione di gradiente , ed ecco il segnale che molti nn hanno voluto vedere . Chiaro fu l' aggiornamento degli zonal Wind a 10 hpa di ecmwf, che dopo una costante di aggiornamenti con ZW deboli , hanno all' improvviso visto un' aggiornamento con picco al limite della climatologia , questo è stato un chiaro segnale che la stratosfera stava andando incontro ad un ' approfondimento estremo . I grafici , però , delle MPV , hanno sempre fatto vedere valori molto bassi anche in prospettiva e solo adesso nei forecast si stanno avvicinando alla media climatologica .Questo cosa vuol significare ? Significa , che pur avendo valori barici e termici da ese cold , il vps aveva nella sua massa valori di PV molto bassi e questo fattore è ( PV ) determinante per trasmettere , al momento dell' ese cold , il momento westernlies ai piani isentropici inferiori . Le PV avendo una certa profondità fisica sono come dei ganci che riescono a trasferire il segnale ai piani sottostanti , che essendo in uno status ( la stratosfera ) di inversione termica nn potrebbe trasferire il segnale westernlies ai piani inferiori in caso di ese cold . Ricordo che la stratosfera è in inversione termica perché la bassa stratosfera è più fredda rispetto all' alta stratosfera e quindi sono inibiti i moti convettivi tipici della troposfera . Ora avendo avuto un superamento soglia nam , valori di raffreddamento termico record e un valore barico ampiamente sotto i 2800 dam , lo stesso vps nn aveva e nn ha ( ancora ) quella capacità di trasmissione tipica di un evento estremo , quindi il touch down tipico nn è avvenuto ma è avvenuto un trasferimento disgregato , blando e disomogeneo del segnale delle PV stratosferiche ai piani più bassi ( pochi ganci tra un piano e l' altro ) . La trasmissione ha creato attriti con il vpt facendo ripartire i flussi di calore divergenti e canalizzati principalmente su una cresta d' onda ( minor warming ) creando un wave 1 pattern stratosferico che ha dislocato la massa del vps sul comparto euro atlantico , comprimendola e trasferendo le PV sui bordi . Questo ha consentito un ponte stratosferico in atlantico di PV che hanno alzato l' indice NAO su valori positivi e altresì inibito qualsiasi ondulazione sull' Europa confezionando quel quadro circolatorio di correnti umide da SW , quello che abbiamo fino ad oggi e che ha contraddistinto tutte la festività . Ora ci aspettiamo un' esaurimento della fase stratosferica ad una sola onda e un' accentramento e approfondimento del vps che consegnerà in troposfera ( unitamente ad un travaso di PV ) un' allentamento della tensione zonale atlantica post displacement like e la esporrà ad alcune ondulazioni con correnti polari marittime ad interessare l' Europa e marginalmente il mediterraneo. Nei forecast dei GM stratosferici si intravede un nuovo calo degli ZW a 10 hpa che suggeriscono un nuovo disturbo al vps ma è in fase di analisi .😏
Bravo sottolineala la questione ciambella, perché da qualcuno a suo tempo quando lo feci notare venni preso per visionario con tanto di derisione 😅

(chiusa parentesi mi era scappato qualche sassolino dalle scarpe 😂)
 

Giulio097

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Allora cercherò di spiegare il concetto che è già stato espresso qui ma forse nn si è voluto capire ...l' ESE cold si è verificato e conclamato il 27 dicembre scorso con il superamento della soglia nam di + 1,5 . Questo è avvenuto per dinamiche troposferiche , come sempre accade del resto , quando in troposfera i flussi di calore hanno subito un wave breaking in tropopausa dovuto al poco gradiente verticale interrompendosi in bassa stratosfera . Questo ha comportato il buco di HP sul polo nord e l' effetto ciambella . Da qui la totale soppressione dei flussi per inversione di gradiente , ed ecco il segnale che molti nn hanno voluto vedere . Chiaro fu l' aggiornamento degli zonal Wind a 10 hpa di ecmwf, che dopo una costante di aggiornamenti con ZW deboli , hanno all' improvviso visto un' aggiornamento con picco al limite della climatologia , questo è stato un chiaro segnale che la stratosfera stava andando incontro ad un ' approfondimento estremo . I grafici , però , delle MPV , hanno sempre fatto vedere valori molto bassi anche in prospettiva e solo adesso nei forecast si stanno avvicinando alla media climatologica .Questo cosa vuol significare ? Significa , che pur avendo valori barici e termici da ese cold , il vps aveva nella sua massa valori di PV molto bassi e questo fattore è ( PV ) determinante per trasmettere , al momento dell' ese cold , il momento westernlies ai piani isentropici inferiori . Le PV avendo una certa profondità fisica sono come dei ganci che riescono a trasferire il segnale ai piani sottostanti , che essendo in uno status ( la stratosfera ) di inversione termica nn potrebbe trasferire il segnale westernlies ai piani inferiori in caso di ese cold . Ricordo che la stratosfera è in inversione termica perché la bassa stratosfera è più fredda rispetto all' alta stratosfera e quindi sono inibiti i moti convettivi tipici della troposfera . Ora avendo avuto un superamento soglia nam , valori di raffreddamento termico record e un valore barico ampiamente sotto i 2800 dam , lo stesso vps nn aveva e nn ha ( ancora ) quella capacità di trasmissione tipica di un evento estremo , quindi il touch down tipico nn è avvenuto ma è avvenuto un trasferimento disgregato , blando e disomogeneo del segnale delle PV stratosferiche ai piani più bassi ( pochi ganci tra un piano e l' altro ) . La trasmissione ha creato attriti con il vpt facendo ripartire i flussi di calore divergenti e canalizzati principalmente su una cresta d' onda ( minor warming ) creando un wave 1 pattern stratosferico che ha dislocato la massa del vps sul comparto euro atlantico , comprimendola e trasferendo le PV sui bordi . Questo ha consentito un ponte stratosferico in atlantico di PV che hanno alzato l' indice NAO su valori positivi e altresì inibito qualsiasi ondulazione sull' Europa confezionando quel quadro circolatorio di correnti umide da SW , quello che abbiamo fino ad oggi e che ha contraddistinto tutte la festività . Ora ci aspettiamo un' esaurimento della fase stratosferica ad una sola onda e un' accentramento e approfondimento del vps che consegnerà in troposfera ( unitamente ad un travaso di PV ) un' allentamento della tensione zonale atlantica post displacement like e la esporrà ad alcune ondulazioni con correnti polari marittime ad interessare l' Europa e marginalmente il mediterraneo. Nei forecast dei GM stratosferici si intravede un nuovo calo degli ZW a 10 hpa che suggeriscono un nuovo disturbo al vps ma è in fase di analisi .😏
Ottimo intervento Bortan!
Hai spiegato benissimo quali sono stati i passaggi chiave di come siamo arrivati fin qua e quali potrebbero essere gli sviluppi!
Come ben sai, mi trovi completamente d’accordo con te 👏🏻
 

GM Chenal

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Bravo sottolineala la questione ciambella, perché da qualcuno a suo tempo quando lo feci notare venni preso per visionario con tanto di derisione 😅

(chiusa parentesi mi era scappato qualche sassolino dalle scarpe 😂)
Non si può generalizzare ma bisogna sempre contestualizzare...
Anche a fine 1984 (e se non erro pure nel gennaio 1929) siamo partiti da una bella ciambella polare, anche se gli equilibri termo-dinamici chiaramente erano diversi...
NOAA_2_1984123100_1.png

Poi, soltanto 3 giorni dopo questa mappa, sappiamo tutti come è andata...
 
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