Mi sembra infatti che a volte ci si fraintenda per 2 motivi qui sul forum.
1) La maggioranza degli utenti è toscana, e per lo più è interessata alle dinamiche regionali (a volte persino locali). Questo ricordo che portava discussioni anche 10 anni fa quando per qualcuno l'avvezione fredda del 2012 non era "storica" perché non aveva colpito "noi" (tesi che io ho sempre respinto, pur scindendo i due piani "nazionale/regionale" quanto a "storicità" degli eventi). Fatto sta che le dinamiche regionali sono per forza di cose importanti e non si può dire a qualcuno che non vede piovere da mesi "sì ma da altre parti è piovuto" (soprattutto se in generale la siccità è grave in larga parte del territorio nazionale).
2) Altro equivoco che mi infastidisce (molto più di quello sulle dinamiche locali che trovo comprensibile) è dire "a 850/500hpa siamo a valori sottomedia quindi ha rinfrescato". No. Contano i valori al livello del suolo. Solo e soltanto quelli. Sennò si è cultori delle mappe e della meteo "su carta" non su quella reale. Se per compressione adiabatica mi fa 35 gradi e magari 22 di notte non è rinfrescato neanche se ho sopra una -18. Contano le condizioni che ci troviamo a vivere non le mappe in quota. (questo mi pare un equivoco più difficile da risolvere perché lo percepisco come ideologico per certi versi)
Detto questo, una svolta rispetto al forno precedente c'è stata ma non mi pare (per ora) suscettibile di rotture stagionali né di particolare refrigerio (né precipitazioni) sulla fascia centronord tirrenica (non solo in Toscana). Si piglia icché viene come sempre, speriamo che dopo ferragosto non riparta il mostro (l'itcz non mi fa star tranquillo, vediamo il prossimo aggiornamento).
P.S.
Non son così bravo da prevedere cosa farà tra 15 giorni, servirebbe non solo una competenza superiore a quella che ho ma pure discrete doti divinatorie viste le cannate dei modelli (sicuramente impostati da alcuni tra i migliori studiosi della materia). Al limite posso sperare che lo spago ufficiale non tiri su gli altri, sarebbe già qualcosa!
Mi descrivi un effetto locale, su scala locale, che è del tutto fuorviante per chi legge e non si intende di meteorologia!
E' ovvio che restando sottovento per compressione adiabatica si assiste ad un riscaldamento dell'ordine, secondo il gradiente adiabatico secco, di circa 1 °C ogni 100 m di dislivello. Sai quante volte l'ho sperimentato nella mia città in regime di flussi settentrionali? E con il termometro a + 10 °C, nel cuore delle Alpi e dell'Inverno, rosico a vedere nevicare al centro-sud con temperature (laddove non c'è influsso favonico) pienamente invernali! Ma questo
non toglie nulla sulla bontà dell'affondo!
Questo effetto locale, dovuto alle caratteristiche orografiche micro-regionali, è fuorviante perché la natura della massa d'aria è ben diversa e per valutarne le
reali caratteristiche da sempre si considerano le
isoterme in libera atmosfera alla quota isobarica di 850hPa (e questo assioma della meteorologia non l'ho sicuramente deciso io). Per fare una previsione da sempre si considerano queste mappe (altrimenti a cosa le guardiamo a fare)!
Se tu abitassi sul "lato giusto" del versante eccome che risentiresti degli effetti al suolo di una +12, + 14 °C a 850hPa (quando giorni prima, alla stessa quota, avevamo una +24, +25) e di una -18 °C a 500hPa (con relativi fenomeni convettivi associati).