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L'AGW spiegato semplice in un grafico

setra85

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ponente

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Qualcosa su cui riflettere!!
Questo è un CAT994A.
Brucia circa 1000 litri di carburante in 12 ore, muove circa 250 tonnellate di sporco per rimuovere i materiali necessari per fare UNA batteria Tesla.
Per fare qualsiasi batteria, devi elaborare:
- 12 tonnellate di sigillo al litio
- 15 tonnellate di minerale per il cobalto
- 3 tonnellate di minerale per nichel,
- 12 tonnellate di minerale per il rame
E spostando 250 tonnellate di crosta.
Per solo - una - batteria, che ca:
- 12 kg di litio
- 30 kg di nichel
- 22 kg mangiando
- 15 kg di cobalto
- 100 kg di rame
- 200 kg alluminio, acciaio e plastica
E la gente crede alle "emissioni zero" quando guida la propria auto elettrica.
 

magiogighen76

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No, non si erano ritirati, non erano proprio visibili da valle, quindi non c'erano.
Difatti in Valle D'aosta c'erano gli ulivi fino al 1300, i romani valicavano i passi alpini con le loro carovane...e non esistevano le super frese e i mezzi tecnologicamente avanzati dei nostri giorni.
gli ulivi o olivi dir si voglia . in VDA , si coltivavano anche nel 1775, quindi PEG, attestati a Verrès , le piante monumentali di San Gilles.
nel 516 , in una nota dignitaria, si attesta la produzione e la proprietà di oliveti a Sigismondo di Borgogna ( re dei Burgundi dal 516 al 524 d.c. e poi pure santo della chiesa cattolica ) tra canavese e valle d'aosta .
i passaggi dei carriaggi in epoca Romana sui passi alpini della VDA sono attestati per parte della storia romana ma prettamente nella stagione estiva;
Dalla tavola Peutingeriana ( tavola geografica non completa per la pars occidentale ), tavola geografica romana pervenutaci nei secoli, i passi e le arterie viarie nella VDA erano pressappoco sempre le stesse di 100 anni fa : il passo di " in Alpe Graia " ( oggi passo del piccolo san Bernardo) usato prettamente in epoca repubblicana e tardo repubblicana , ma come riportato, in maniera non priva di difficoltà, e poi con una nuova e rinnovata arteria su tracciato preesistente , in epoca imperiale , il passo detto " Summo Pennino " ( passo del gran san Bernardo ) ; tutti e 2 i tracciati partivano da "Augusta Praetoria" ( Aosta) per finire a " Vigenna" l'odierna Vienne , nella valle del Rodano , su 2 strade diverse ( la seconda per lacum losonne )
saluti
 

ponente

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Grazie per i contributo. ;) carovane in epoca romana durante le stagioni estive, direi spunto notevole che conferma l'attendibilità di alcuni miei post.
 

andi

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per essere il famoso meno dell1% però sono parecchi e anche studiosi validi!
 

snowpiercer2012

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gli ulivi o olivi dir si voglia . in VDA , si coltivavano anche nel 1775, quindi PEG, attestati a Verrès , le piante monumentali di San Gilles.
nel 516 , in una nota dignitaria, si attesta la produzione e la proprietà di oliveti a Sigismondo di Borgogna ( re dei Burgundi dal 516 al 524 d.c. e poi pure santo della chiesa cattolica ) tra canavese e valle d'aosta .
i passaggi dei carriaggi in epoca Romana sui passi alpini della VDA sono attestati per parte della storia romana ma prettamente nella stagione estiva;
Dalla tavola Peutingeriana ( tavola geografica non completa per la pars occidentale ), tavola geografica romana pervenutaci nei secoli, i passi e le arterie viarie nella VDA erano pressappoco sempre le stesse di 100 anni fa : il passo di " in Alpe Graia " ( oggi passo del piccolo san Bernardo) usato prettamente in epoca repubblicana e tardo repubblicana , ma come riportato, in maniera non priva di difficoltà, e poi con una nuova e rinnovata arteria su tracciato preesistente , in epoca imperiale , il passo detto " Summo Pennino " ( passo del gran san Bernardo ) ; tutti e 2 i tracciati partivano da "Augusta Praetoria" ( Aosta) per finire a " Vigenna" l'odierna Vienne , nella valle del Rodano , su 2 strade diverse ( la seconda per lacum losonne )
saluti
Gli olivi se è per questo basta dire che in italia e grecia abbiamo le piante piu antiche al mondo che vanno dai 2000 a 4000 anni fa
 

snowpiercer2012

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Io piu che al g.w. credo al c.d c. Ovvero colpo di culo,magari si,in un era di g.w. è vero che mediamente gli inverni potrebbero presentarsi piu caldi ma chi ha detto che non si possa avere l'inverno del secolo o del 50ennio o 30 ennio????per questo vige la regola del c.d c. ANIMO.
 

ponente

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Memorandum:

Negli ultimi 3000 anni, solo durante la Piccola Era Glaciale, l’estensione dei ghiacci artici è stata maggiore di quella attuale. Basterebbe questo per far pensare…
Attualmente stiamo ancora vivendo il momento più freddo del periodo e quindi un “riscaldamento” rientra nella logica delle cose. Si potrebbe addirittura chiamarlo “ritorno alla normalità”…


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magiogighen76

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Certamente. Si parlava però di coltivazioni in altitudine che oggi non esistono.
mi spiace contraddirti ponente , ma allora come oggi si parla di coltivazioni di olivo non in altura ma poco più alte del fondo vallivo; anche oggi vi sono coltivazioni di olivo in VDA ( trallaltro di notevole pregio , anche se di poco numero ed estensione).
Devi fare anche una distinzione tra carriaggi e carovane ; so che sembrano simili e la radice del nome è la stessa , ma noi oggi abbiamo una visione abbastanza univoca delle " carovane" , che assimiliamo più alle carovane del vecchio west oppure ad i carovanieri del deserto ( diciamo pure una visione cinematografica ); i " carriaggi romani " che attraversavano i passi alpini erano pressapoco 1 o 2 carri , molto stretti , a volte aperti a volte chiusi , che facevano da base ad una decina o quindicina di mercanti e serventi, i più appiedati che facevano da scorta ad i carri , aiutavano nei tratti più impervi, e scambiavano i muli , poichè erano quelli la forza trainante dei carri sui passi, non i cavalli , che potevano essere 1 o 2 , cavalcati o trainati dai capi mercanti.
questo solo per dovizia storica eh.
 

ponente

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Questa è scienza, il resto è solo scentismo dogmatico, come una fede...
la scienza al servizio delle lobbies del pianeta.


«Si fa una gran confusione tra metereologia e clima. Entrambi cambiano, ma i mutamenti del tempo sono prevedibili fino a dieci giorni d’anticipo da cent’anni, e ancora di più da dopo la Seconda Guerra Mondiale, da che il calcolatore risolve numericamente le cinque equazioni primitive che regolano il meteo. Il clima pure cambia ma la complessità del sistema non consente di fare previsioni affidabili».
«Il cambiamento climatico è connaturato al pianeta, c’è sempre stato e ci sarà sempre. La Terra negli ultimi duecento anni si è riscaldata di 0,7 gradi centigradi ogni secolo. Ma non c’è un’emergenza climatica, come sostengo nella petizione del 2019 che ho scritto con altri 150 professori universitari ed è ormai firmata da oltre 1500 colleghi di prima fila a livello internazionale, ovviamente tutti oggi ostracizzati. C’è però un’emergenza inquinamento e di tutela dell’ambiente planetario, che è cosa ben diversa, dirò di più: ho il sospetto ben fondato che il riscaldamento globale sia una manovra di distrazione di massa per distogliere gli uomini dal vero problema, che è appunto l’inquinamento del pianeta e la scarsa protezione dell’ambiente».
C'èun lento scivolamento, partito negli anni ’70, che ha alterato la relazione tra scienza e politica. A un certo punto si presentò l’esigenza di organizzare e omogeneizzare i servizi metereologici dei vari Paesi e di centralizzare i dati, anche per assistere i Paesi più poveri nella costruzione dei loro servizi metereologici. A Ginevra nacque l’Omn, organizzazione di raccordo tra i Paesi sotto l’egida dell’Onu. In questo ambito, nel rapporto tra Nazione Unite e servizi metereologici, è nato l’Ipcc, International Panel for Climate Changer, che negli anni è diventato una sorta di sovrastruttura internazionale composta da nominati dai ministeri dell’Ambiente delle varie nazioni. Da qui la confusione: si afferma, “lo dice la scienza”; invece no, lo dicono i nominati in queste strutture, per lo più indipendenti dalle organizzazioni proprie della ricerca».
Sono queste strutture a dare patente di scientificità alle varie tesi?
«Esse non influenzano la ricerca pura ma l’opinione pubblica e la politica, dalla quale sono a loro volta influenzate in un ping pong dell’ignoranza. Il risultato è che ho visto persone come Mattarella e Draghi confrontarsi con Greta e ignorare il mio parere.
L’Europa si è bevuta il cervello, produce l’8% delle emissioni mondiali, ha meno di 500 milioni di abitanti su una popolazione terrestre di otto miliardi di persone ed è persuasa di poter dare il buon esempio e salvare il pianeta. Per questo si impone politiche suicide mentre gli altri Paesi continuano a inquinare indifferenti e indisturbati». È contro la norma che vuol vietare la produzione di autovetture a benzina? «Non è la mia materia, però tutti sanno che, nella sua vita complessiva, le batterie elettriche, con i loro problemi di smaltimento, non inquinano meno del motore a scoppio». E cosa pensa della normativa sulle case, che impone drastici miglioramenti della classe energetica delle abitazioni private? «Credo sia allucinante imporre una cosa simile per legge, anche a livello di rispetto delle libertà costituzionali.
Distinguiamo tra la scienza, che ha fatto i suoi progressi, e la tecnologia, che segue un’altra strada, dettata dal denaro. La spinta verso l’elettrico ha moltiplicato di cinque o sei volte il valore delle aziende che hanno deciso di produrlo. Chiediamoci invece quante riserve fossili ci sono nel pianeta. La risposta la sanno in pochi ma potrebbe essere una spiegazione sul cambio di sistema industriale che finanza mondiale e grande industria cercano di imporre a furor di leggi Ue.
Si ignora che le azioni di lotta al riscaldamento globale sono ben diverse da quelle che portano alla tutela dell’ambiente planetario. E poi, a portare il globo sotto stress è stato il suo asservimento alla finanza. Chi ora propone ricette per salvare il mondo è lo stesso che ne ha compromesso la salute. Lei lo sa che troviamo le microplastiche nel nostro corpo? La Terra ne è pervasa. Le acque sotterranee nella Pianura Padana sono inquinate anche nel livello più profondo. Per non parlare della contaminazione dei terreni e dei fiumi.
L’aridità della Terra non è dovuta alla siccità, che è un fenomeno passeggero, legato al ciclo delle nubi e non al supposto surriscaldamento del globo, perché non è che dove fa più caldo piove di meno.
La siccità è un fenomeno meteorologico, aggravato dall’enorme aumento dei prelievi di ogni tipo. È sbagliato correlarlo al cambiamento climatico. Il fatto è che l’umanità è aumentata e usa più acqua. Il lago Ciad si restringe perché non ha emissari ma i milioni di persone che insistono su questi bacini sono passati da venti a settanta.
Però piove di meno...
Negli ultimi due anni. Non è un dato significativo. Per quel che ne sappiamo, tra qualche settimana potremmo doverci lamentare della situazione opposta.
Infatti si dice anche che a causa del surriscaldamento climatico sono aumentate le inondazioni...
Nessun dato lo dice. C’è un aumento dei danni e delle vittime da alluvione, ma questo solo perché ci costruiamo case e industrie su terreni inondabili.
Franco Prodi intervistato da Pietro Senaldi
 

ponente

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Infatti, è da 30 anni fa che predicano la sparizione della neve sull'arco alpino, ora sostengono che non si devono più fare impianti sciistici perchè fra pochi anni la solita neve sparirà. Buffoni!
Sono dei perfetti inetti. Stanno arrivando alla mistificazione più becera, oltre che alla manipolazione di ogni dato scomodo come avviene da un bel po'
 

incudine

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A oltre 2000 metri in effetti c'è un po' di neve.....Ma "quasi tutti" sapranno che quella zona è forse la più nevosa d'italia dove sul Monte Canin cadono in situazioni normali anche 8-10metri di neve.Questa la situazione sulle piste a 1200 e 1500 metri.Tanto per fare chiarezza ehhh e non andare sul ridicolo🤗Ma tanto non ci si può fare🤣🤣
 

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andi

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A oltre 2000 metri in effetti c'è un po' di neve.....Ma "quasi tutti" sapranno che quella zona è forse la più nevosa d'italia dove sul Monte Canin cadono in situazioni normali anche 8-10metri di neve.Questa la situazione sulle piste a 1200 e 1500 metri.Tanto per fare chiarezza ehhh e non andare sul ridicolo🤗Ma tanto non ci si può fare🤣🤣
Cosa c'entra un inverno siccitoso e con poche precipitazioni con l'affermazione ridicola del non ci sarà più neve sull'arco alpino nei prossimi anni. Vai a vedere le differenze di nevosità invernali e vedrai ovviamente differenze enormi da un anno all'altro, non c'è mai stata una normalità di nevicate invernali nell'arco alpino, puoi vedere inverni fine anni 80 anticiclonici quasi completamente senza neve. ma non c'era nessun profeta allora che predicava la fine della neve come oggi
 

setra85

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A oltre 2000 metri in effetti c'è un po' di neve.....Ma "quasi tutti" sapranno che quella zona è forse la più nevosa d'italia dove sul Monte Canin cadono in situazioni normali anche 8-10metri di neve.Questa la situazione sulle piste a 1200 e 1500 metri.Tanto per fare chiarezza ehhh e non andare sul ridicolo🤗Ma tanto non ci si può fare🤣🤣

A oltre 2000 metri in effetti c'è un po' di neve.....Ma "quasi tutti" sapranno che quella zona è forse la più nevosa d'italia dove sul Monte Canin cadono in situazioni normali anche 8-10metri di neve.Questa la situazione sulle piste a 1200 e 1500 metri.Tanto per fare chiarezza ehhh e non andare sul ridicolo🤗Ma tanto non ci si può fare🤣🤣
I dati ARPAV sull'innevamento nelle dolomiti sud ci dicono che dagli anni 80 il trend è positivo

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