Domani.
Come si vede dalla carta delle raffiche in particolare, non sarà una rodanata. L'irruzione fredda arriva dritta da NNW dal golfo del Leone , aria veloce e secca che si infila tra i Vosgi e i Pirenei , accelera per Venturi, accelerazione incrementata dall' aumento di gradiente orizzontale causa avvicinamento da ovest dell' alta delle Azzorre, arriva sul mare dove l'attrito si perde e quindi accelera ulteriormente aprendosi poi a ventaglio e rallentando solo in mare aperto. Il salto di pressione sul golfo, richiama ad aggirare i Vosgi dal loro lato nord anche la corrente retrograda deviata dalle Alpi. Dal Rodano non passa quasi nulla.
Solo per questa cinetica che interessa la colonna fino alla soglia dei 700 hPa, qualsiasi fronte non sia ANA, si approssimi da N al Golfo del Leone, e' destinato alla lisi salvo riorganizzarsi più a sud quando le correnti rallentano.
E cosi dovrebbe andare . Dalle carte una linea frontale visibile agli 850 e 700 hPa si riforma solo molto a sud del golfo lungo un asse SW-NE dalle Baleari al delta del Po , attivo solo sul lato orientale dove ritrova curvatura ciclonica ma a quel punto mezza regione abbondante resta troppo a nord.
Sul ligure si formerà comunque al suolo una depressione sottovento assai blanda e a maglie larghe ma finirà col circolarvi solo aria essenzialmente ancora di matrice africana .
Almeno finché finalmente non verremo raggiunti dal maestrale nel pomeriggio. Al suolo perché nel resto della colonna il vento girerà da W a NNE.
Impossibile localizzare in modo men che approssimativo le precipitazioni: a parte quelle irregolari da stau gia in atto sul quadrante di NW da circolazione precedente descritta ieri e destinate ad esaurirsi in giornata, domani la regione a N di una linea che va dall'Elba a San Godenzo circa, sembra destinata a rimanere all'asciutto.
Sotto quella linea , se la fortuna aiuta, dalla mattina possono iniziare a formarsi fenomeni, sparsi, perlopiù convettivi, più intensi e tendenti a persistere andando verso sud.