Ciao.
Mi spiace contraddirti....ma oltre a non essere d'accordo con te....ritengo tu abbia scritto banali inesattezze di cui.sono stupito che una persona con la tua cultura che seguo sempre con stima ed interesse nelle analisi dei GM , possa avere.
Mi spiego meglio :
Punto uno.....i GM che noi tutti seguiamo nelle loro analisi stagionali parlano dei prossimi mesi settembre compreso sopramedia anche pesantemente a livello di temperature e sottomedia pluvio.
Quindi.....considerando che lo scorso anno l' affondo che dici ti porto alluvioni in talune zone e siccità in altre ( che chiusero settembre ed ottobre con pochi o 0 mm.....e credimi lo so bene visto che vivo in una di quelle zone a 40 km in linea d'aria da Rossiglione) ...non ritengo che una siffatta situazione porti piogge democratiche utili a risolvere i problemi idrici che ci affliggono. Sarebbero più utili delle perturbazioni atlantiche....magari un bel trenino di perturbazioni atlantiche come ai vecchi tempi.
Poi ....devo ricordare anche a te che forti precipitazioni in un lasdo di tempo limitato su terreni magari secchi o con matrice argillosa e/o limosa portano principalmente più danni che benefici perché l'acqua scorre via velocemente?
A Rossiglione ed a Ovada o Capanne di Marcarolo vado a funghi normalmente.....sai che benefici ha portato quell'alluvione ? Nessuno.....a Dicembre le le sorgenti erano agonizzanti ed a Marzo quasi secche ...ora secche.
Per favore....da te che sei uno dei migliori utenti del forum vorrei sentire parlare di analisi.....non di statistica delle ciufole che ti dice : ebbe' sei stato a secco per tanti mesi ma poi un singolo episodio ti ha rimesso in media. Lo studio della meteo serve alla terra ....all'agricoltura alle attività umane alla natura a prevenire per quanto possibile i disastri.La statistica solo fine a se stessa e non comparata agli effetti reali sul territorio non serve ad una fava se non a riempite la bocca a chi non sa distinguere un melo da un pero.
Spero di essere stato chiaro nell'esprimere il mio pensiero è ti ribadisco la mia stima per quello che fai sul forum
Il mio pensiero temo sia stato mal interpretato.
Sono ben consapevole che precipitazioni di tipo monsonico che cadono con ratei orari impressionanti ed in brevissimi periodi di tempo servono molto poco a colmare le falde freatiche ma sono utili a fare danni (oltre a riempire le pagine di cronaca e gli archivi meteorologici)...
Previsioni stagionali a parte (
che vedono un periodo caldo e siccitoso non stop, se non sbaglio, fino all'autunno inoltrato; previsioni a cui, personalmente, ho sempre dato un'importanza relativa: le troppe variabili in essere rendono inaffidabile già una previsione oltre le canoniche 120-144 ore, figurarsi a mesi di distanza), la mia intenzione era ed è, invece, quella di
mettere in guardia sin da ora sulle preoccupanti potenzialità che potrebbe avere in serbo l'autunno (che inizia il 1° settembre) appena un affondo perturbato avrà la forza necessaria per spingersi più a sud. Le temperature che avranno i nostri mari a fine Estate (se il trend di questi giorni dovesse proseguire) saranno altissime e forniranno l'energia necessaria per generare mostri temporaleschi di inaudita violenza (l'articolo postato sopra, ma ne potevo mettere molti altri, era soltanto a titolo d'esempio sui mostri che può generare la Natura in tempi recenti).
Temo che dovremo abituarci sempre maggiormente a fenomeni estremi con precipitazioni sempre più violente e concentrate in archi spazio-temporali sempre più ristretti a discapito di precipitazioni regolare e democraticamente distribuite sul territorio nazionale.
Spero sinceramente di essere smentito ma il rischio è ahimè molto concreto. Questa tendenza a rovesci locali a fondo scala è, peraltro, in accordo con quanto teorizzano da tempo i climatologi e con ciò che prevede la fisica dell'atmosfera:
più l'aria è calda e maggiormente questa è in grado di contenere al suo interno grandi quantità di vapore acqueo. Contestualmente, consideriamo che un'
evaporazione più rapida accelera il ciclo dell'acqua e se a questo aggiungiamo il ruolo della
cementificazione nel riscaldare ulteriormente le nostre città (
isola di calore che contribuisce a rafforzare ulteriormente le correnti ascensionali all'origine delle nubi temporalesche), si può ben capire che molti fattori convergono nel delineare una tendenza, sempre più verosimile, che vedrebbe eventi estremi di pioggia concentrati nello spazio e nel tempo.
Il ruolo del riscaldamento globale nel rendere più probabili e ricorrenti rovesci estremi, peraltro, è sottolineato anche dall'autorevole climatologo James Hansen della Columbia University:
"I cambiamenti climatici
comportano un incremento della convezione profonda umida, con associate piogge intense. Nel nostro modello, concentrazioni di CO2 raddoppiate determinano un aumento di svariate centinaia di metri dell'altezza delle nubi cumuliformi convettive. Umidità assolute più elevate, dunque più calore latente di condensazione, e una più profonda convezione fanno sì che una più ampia parte delle precipitazioni avvenga sotto forma di intensi temporali, all'opposto delle più moderate piogge che si originano da nubi stratificate estese a larga-scala".