ISOLE DI CALORE URBANO E UBICAZIONE DELLE STAZIONI METEOROLOGICHE, UNA RIFLESSIONE.
Quante stazioni meteorologiche che oggi ci forniscono i dati sulla temperatura dell’aria mettendole a confronto con il proprio storico magari anche di molti decenni fa, erano “nate” in località che oggi definiremmo “rurali (di campagna)” sono state progressivamente inglobate all’interno dei contesti urbani o comunque, più recentemente, all’interno delle Isole di Calore Urbano…?
È ovvio che in questo caso i confronti con il passato avrebbero poco valore.
Ecco un esempio pratico che spiega bene questa problematica…
https://www.facebook.com/Dennis134/...D8-ATI8RMLzHWStrOFkh9mehJlDR7&__tn__=,O,P-y-R
ISOLE DI CALORE URBANO
A volte pensiamo che le isole di calore urbano siano legate solamente alle grandi città (Roma, Milano, Torino, ecc.), ma ogni paese anche il più piccolo ha la sua isola di calore urbano.
Oggi ho fatto una sessione con il meteotracker tra le varie città della murgia barese, sinceramente un'isola di calore urbana così netta non me l'aspettavo. Parliamo per ogni città di circa 3/4°C in più rispetto alla periferia. Parliamo di paesi di 18/20mila abitanti (Casamassima, Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge).
Quanto del riscaldamento globale in effetti è isola di calore urbano? Quante stazioni meteo che prima erano in periferia oggi si trovano inglobate nel tessuto urbano o comunque in un contesto climatico differente? Perché diciamocela tutta l'isola di calore urbano ha un clima totalmente differente dal resto del territorio.
Ricordo molto bene che
Teodoro Georgiadis parlò di questa problematica e fu attaccato. In scienza le domande e i dubbi servono a cercare meglio la verità, invece a volte una posizione, idea o un'ideologia precostituita ci fa chiudere gli occhi.