Visto che oggi sono a casa da lavoro..

Posso dedicarmi di più nella condivisione di questa Splendida passione con voi.. e se non vi dispiace e soprattutto non vi annoio

spesso faccio questo effetto con chi mi è vicino ad ascoltarmi..

Dunque, dato che son qua è meglio che condivida con voi un po tutto, e per l'occasione vi cito un'altra mia prima analisi approssimativa fatta ad inizio Ottobre sempre su altri lidi..

Dicevo proprio questo circa un mese e mezzo fa..:
"Ciao ragazzuoli..
Eccomi qui per un mio primo commento..
Per il momento è solo un'ipotesi fatta alla luce dei primi dati di mezza stagione autunnale.
So che è ancora presto, per una valutazione più o meno attendibile, ai fini di una previsione stagionale, ancora da improntare nelle sue specifiche indicazioni teleconnettive.
Ma pressappoco, un po di materiale determinante e importante.. ce l'abbiamo..
E nello specifico parlo di QBO, Solar Flux con AA Index.. ed ENSO.. non parlando del VP in fase embrionale molto simile allo scorso anno, con sintomatologia debole e destrutturata a causa di anomalie SSTA condizionanti per una influenza quasi costante e persistente a meridianizzazioni alto pressorie Atlantiche e Scandinave.
Abbiamo queste due figure bariche, al momento in assetto semipermanente.. proprio dovute alle SSTA Atlantiche e ad una forzante tropicale ed equatoriale fuori dalla norma(vedere ITCZ estivo da record.. con stagione monsonica africana fuori norma..).
Tra l'altro segnate da un lascito d'influenza della fase del Nino Like primaverile.
Indicazioni arrivano dalla virata della QBO a 30hpa e da una forte diminuzione dell'attività solare con diverse fasi di spootless estivi.
Possiamo notare le conseguenze di ciò, con un Tripolo Atlantico in netta contraddizione e contrasto, con il cedimento della fase debole di ENSO positivo al cambio di segno verso una Nina inizialmente spedita in valori previsionali Moderate.. I quali hanno arrecato, un significativo apporto di differenza circolatoria termica atmosferica e oceanica, complici successivamente ad una stagione di Uragani davvero eccezionale e fuori dalla norma.
Alla luce di queste prime analisi e corrispondenze correlative.. siamo giunti ad oggi con una fase stagnante mediterranea all'insegna predominante anticiclonica, dapprima di stampo subtropicale estiva(ITCZ determinante..).. e a seguire, con la parte finale estiva, in evidente passaggio a quella Azzoarriana.
Comunque entrambe secche e per lo più contraddistinte da fasi depressionarie a carattere estremo, di sporadiche e saltuarie onde di Rossby a stampo Nord-Atlantico, con radice del ramo discendente artico.. propriamente annesse alle meridianizzazioni di cui sopra (ITCZ ovest principalmente..).
Dunque, dicevo.. che a conti fatti, la siccità e i valori termici estremi, tra un surplus di sopra media estiva costante e uno di sotto media settembrina.. sono stati entrambi conseguenti alle SSTA e fasi di ENSO molto ballerine. Nonché ad un VP ereditato delle scorse stagioni invernale/autunnale mai del tutto terminato e sempre presente in costante destrutturazione.. si noti in tal caso, l'effettivo consunto stagionale estivo in forti anomalie negative proprio nei reparti Nord-Europei Artici ed Euro-Asiatici con riferimento significativo a quello Russo-Siberiano.
Ma con il finale estivo meteorologico e quello iniziale autunnale.. qualcosa è iniziato a cambiare negli assetti barici.. e l'attenzione va rivolta nuovamente (come tra l'atro accaduto lo scorso anno..) al settore Scandinavo e Artico Polare, lungo e a largo le coste Russe e Baltiche(quindi Ma di Kara.. Mar di Batents.. etc..).
Con una crescente formazione da Scand+ semipermanente, che ha iniziato a veicolare e cambiare la circolazione predominante nel bacino mediterraneo.
Fase che ha decretato il netto passaggio dalla stagione estiva ad una autunnale prematura.. anche se inizialmente con un rientro in media pluviometrica, ma che successivamente(dopo circa un mese.. quindi fase da circoscrivere al solo mese di settembre..) è purtroppo ritornata nuovamente sotto.. con l'attuale periodo secco, riconfermando la lunga situazione di siccità che ci attenaglia oramai da un anno.
Sappiamo bene che le fasi di ENSO debole e neutrali, che siano negative o positive.. portano lunghi periodi di siccità mediterranea.. e che quella di settembre non è stata altro che una residuita' connessa al Nino primaverile con effetti da feedback positivo a distanza di circa 4 mesi.. ma esauritosi con il cambio di segno estivo.
Detto ciò, mi prendo l'impegno e l'onere di fare delle mie prime personali osservazioni oggettive, in riferimento alla genericità delle ipotesi future, in base ad analitiche osservazioni degli Indici soliti di nostra pertinenza per cui dare una prima bozza stagionale invernale.. o almeno nella sua prima parte.
Mi permetto(come al mio solito.. una buona provocazione del caso per smuovere gli animi e gli interessi nell'approcciare un percorso previsionale insieme a voi..) di fare delle prime valutazioni con ciò che effettivamente ad oggi abbiamo nei dati attuali e aggiornati.
Premetto che, al momento(solo per oggi..), questo mio post è solo corredato da una analisi sobria e priva di immagini e grafici.. per via della mancanza di adeguata tecnologia facilitante(sono con il cell.. e non ho il PC a portata di mano.. XD

).
Ma esplicata al mio modo, con la più fluibule comprensione alla portata dei più.
Bene.. Per quanto possa essere determinante il VP.. (che nonostante sia agli albori della sua strutturazione stagionale, seppur con debole intensità..).. paradossalmente e per assurdo, l'attenzione va rivolta invece agli oceani e alle circolazioni stratosferiche in correlazione con l'attività solare.
Mi spiego meglio, il Vortice Polare è una circolazione depressionaria che si forma durante la prima parte autunnale, per poi evolvere e maturare in inverno.. la sua nascita e formazione, viene influita da diversi fattori climatici.. troviamo tra questi i principali che derivano dalle circolazioni oceaniche e atmosferica e soprattutto stratosferiche, che nell'insieme vengono definite teleconnessioni, attraverso diversi indici(predittivi e descrittivi..) cui modulano l'attività e comportamento del Vortice Polare.
Tra queste teleconnessioni, i maggiori sorvegliati speciali per le sorti invernali, sono sicuramente le anomalie di temperature sottosuperficiali marine e oceaniche e chiamate SSTA ed ENSO(negativo o positivo..) con accoppiata atmosferica.. e la Quasi-Biennial Oscillation (QBO), un'oscillazione quasi periodica della direzione dei venti zonali stratosferici equatoriali.. il periodo medio è di 28 mesi. La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e prende in esame la naturale ciclicità dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa. Tutti indici predittivi.
E non meno importante, oltre che non per ultimo.. abbiamo l'attività solare espressa in Solar Flux attraverso l'indice SFI e A-Index.
Ovviamente poi ci sono anche diversi indici descrittivi, tra cui NAO AO etc.. che ci vengono utili nei momenti di previsione a breve/medio termine.. solo che questi non vengono contemplati durante le analisi stagionali o Long Range, appunto perché descrivono le situazioni delle circolazioni bariche (depressionarie ed anticicloniche) durante le effettive uscite analitiche e deterministiche, dei Forecast o centri di calcolo previsionali(GM o Global Models).
Ma ritornando al discorso VP(Vortice Polare) e sorti invernali.. dovremmo affidarci, al momento, vista la lunga distanza temporale che ci separa ancora dall'effettivo inizio stagionale invernale meteorologico.. agli indici "
Predittivi" di cui sopra.
Dunque faremo riferimento al comportamento marino e Oceanico, tramite la loro circolazione e anomalie di temperature sottosuperficiali delle acque, nello specifico di quello Pacifico Equatoriale.. dove risiede l'attività da ENSO(
una teleconnessione atmosferica accoppiata atmosfera-oceano che presenta una componente oceanica, chiamata El Niño o La Niña, e una componente atmosferica, chiamata oscillazione meridionale; El Niño è caratterizzato da un riscaldamento delle correnti dell'Oceano Pacifico centro-orientale, mentre la La Niña da un raffreddamento; l'oscillazione meridionale è caratterizzata da cambiamenti dei livelli di pressione nel Pacifico centro-occidentale. Le due componenti sono dunque accoppiate: quando è in corso la fase di riscaldamento delle acque (El Niño), la pressione del Pacifico occidentale è alta e quando è in corso la fase di raffreddamento delle acque (La Niña), la pressione del Pacifico occidentale è bassa.
Per definizione si è in presenza di El Niño quando la superficie della parte centrale dell'Oceano Pacifico manifesta un incremento della temperatura di almeno 0.5 °C per un periodo di tempo non inferiore ai 5 mesi. Se invece la temperatura è inferiore alla media stagionale di almeno 0.5 °C nello stesso periodo si è in presenza della Niña. Queste oscillazioni sono periodiche, con periodo variabile dai due ai sette anni e intensità anch'essa variabile. L'intensità massima di oscillazione della temperatura raggiunta è solitamente dell'ordine di 3-4 gradi.
La presenza di El Niño provoca in autunno un aumento della piovosità sull’Europa occidentale ed una diminuzione della stessa nell’Europa orientale. In inverno, sia El Niño che La Niña, se forti, provocano inverni caldi e secchi nel Mediterraneo.. Cit.).
E poi ci faremo riferimento all'andamento dell'indice QBO(come già detto sopra..: "
la Quasi-Biennial Oscillation (QBO) è un'oscillazione quasi periodica della direzione dei venti zonali stratosferici equatoriali; il periodo medio è di 28 mesi. La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e prende in esame la naturale ciclicità dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
L’inversione si propaga dall’alto verso il basso, a partire da 10 hPa fino a 100 hPa. La fase est (QBO negativa) è normalmente più intensa e breve della fase ovest (QBO positiva). La propagazione verso il basso delle westerlies avviene più velocemente rispetto alle easterlies, e tuttavia, in entrambi i casi, l'intensità diminuisce col diminuire della quota.
La QBO influenza l’attività tropicale in Atlantico, ed è largamente utilizzata nell’emissione delle previsioni riguardanti la stagione degli uragani. Alla fase occidentale (positiva) della QBO è associato un aumento del numero delle tempeste tropicali. La QBO unitamente alle anomalie delle temperature dell’oceano Indiano e delle regioni ENSO, influenza la stagione dei monsoni. La frequenza dei cicloni tropicali nel pacifico nord-occidentale aumenta durante la fase occidentale della QBO, mentre al contrario l’attività tropicale si intensifica nell’oceano Indiano sudoccidentale durante la fase orientale. Le previsioni ENSO utilizzano la fase attesa della QBO a 30 hPa e 50 hPa per determinarne intensità e durata. La QBO influenza il regime pluviometrico del Sahel. Infatti a QBO+ è associato un incremento delle precipitazioni nella regione sub-sahriana. Il decadimento degli aerosol provocati da eruzioni vulcaniche violente (ad esempio, Pinatubo) dipende dalla fase della QBO.
La caratteristica più importante dell’indice è l'interazione con minimi e massimi solari nel favorire o impedire riscaldamenti stratosferici durante la stagione invernale (quest'ultimi altamente correlati ad eventi di irruzioni di aria fredda alle medie-latitudini). In particolare, la probabilità di avere "major warmings" stratosferici e conseguente AO negativa, aumentano notevolmente in prossimità di QBO negativa e minimo solare e di QBO positiva e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
Gli effetti diretti nel condizionare lo schema configurativo a livello europeo sono limitati alla particolare disposizione del pattern indotta ad inizio autunno, con focus sul mese di settembre, assimilabile all’EA/WR. Nella fattispecie, durante le fasi occidentali della QBO è favorito un pattern EA/WR+, mentre l’opposto avviene durante la fase orientale dell’indice stratosferico." Cit.).
E infine ovviamente uno sguardo particolare al Sole e alla sua attività.. che come detto in ciò che riguarda la correlazione con l'indice QBO.. una combinazione in accoppiata tra QBO e Attività Solare, favoriscono, a seconda della loro situazione, tra fasi negative e positive(nella QBO..) e fasi deboli e forti(nell'attività Solare..).. una stagione invernale più o meno fredda ed umida, o mite e secca.. o ancora, fredda e secca o mite ed umida.. etc.
Dunque, avendo analizzato pressapoco, questi fattori(indici..) in partenza, già da 1 o 2 mesi prima..( ovviamente meglio più nell'approssimarsi dell'inizio stagionale in questione..), si può a grandi linee predire l'andamento futuro del VP(Vortice Polare..) e della circolazione atmosferica media, con quadro barico predominante che ne scaturirà.
Ad esempio.. ad oggi, guardando a sommi capi la situazione che ne deriva da tutti gli indici predittivi più importanti elencati.. sembrerebbe che, una stagione invernale buona per gli amanti del freddo e della neve, possa delinearsi in un'area continentale che ci riguarda da vicino.
Direi che il comparto Europeo Mediterraneo e Centrale, al momento, in base alla situazione dell'ENSO(con Nina attualmente debole tendente alla neutralità..).. della QBO(a 30mb e 50mb in ritorno di fase negativa).. e con un'attività solare da SFI Low(debole per via del minimo in corso..).. potrebbe vivere un Inverno di Buona(
Ottima..) Qualità(con il Condizionale d'obbligo!).
Dunque, mi aspetterei, come già tra l'altro questo settembre ci ha dato modo di vedere, per via di una nascita del VP(Vortice Polare) in evidente affanno e debolezza.. appunto, un VP costantemente disturbato a tutte le quote(quindi dalla Stratosfera fino alla Troposfera..) associato ad una debolezza imputabile ai continui assalti meridiani anticiclonici(soprattutto atlantici e scandinavi..) che ne riscaldano l'artico, con conseguente scivolamento delle vorticità polari più fredde, in dislocamento verso i comparti Russo-Asiatici e Siberiani.. portando un precoce raffreddamento, da costante innevamento prematuro, nelle suddette aree.. poste significativamente per noi, al di sotto del 60° parallelo nord.
Questa condizione, pone le basi per un raffreddamento sempre più esteso ad est, che favorirebbe la formazione di coriacei e potenti anticicloni termici(gelidi.. il così detto anticiclone Russo-Siberiano..) utili per le nostre sorti invernali. Una sorta di serbatoio gelido ad est, che rimarrà sempre li pronto a veicolare correnti fredde invernali, attraverso le porte della tramontana, della bora e del grecale.
Il tutto, alla fine, resterà nelle mani della Nina. Dovremmo sperare(per gli appassionati invernali..), in una sua debolezza tendente alla neutralità(nel gergo una "
Nina Like"). Condizione ulteriore, per cui scongiurare un'altro lungo periodo interminabile di siccità.. e avere precipitazioni nella normalità(si spera..), con la più adeguata probabilità di avere finalmente il tanto sperato innevamento.. oltre che su tutto l'arco alpino, anche in quote sempre più basse, fin in pianura su tutto il Centro-Nord e non solo.

Insomma, per concludere direi che il VP al momento non se la passa bene per i motivi elencati sopra.. e di fatti lo si vede in Real Time attraverso le sinottiche e il Sat..
La situazione degli indici è al quanto favorevole(al momento..) per noi..
Il Sole sta andando a dormire pian piano ogni giorno di più..
E la Nina, dopo un periodo di exploit verso una trionfale scalata a condizioni "Moderate".. sta ritornando, con calma, in condizioni di più debole intensità.. ma presumibilmente tenderà al momento verso la neutralità nelle prossime settimane.
Il VP proverà a darsi una rinforzata(fisiologica e naturale per il periodo..) nella seconda decade di Ottobre.. e stando alle analisi teleconnettive, non dovrebbe andar oltre la metà del mese.. per poi cedere nuovamente e continuare con questo andamento debole e destrutturato.
Mi aspetto di vederlo più debole e disturbato rispetto allo scorso anno.. e scongiurare fasi di zonalità prolungate e clima secco e stagnante per lunghi periodi, come accaduto lo scorso inverno per il Centro-Nord e dorsale Tirrenica.
Comunque si rimane sempre nelle ipotesi più azzardate e solo per far quattro chiacchiere..

s'Intente!
Quest'anno sono tutti molto cauti e distanti dal far analisi precoci e affrettate

Spero di non essere stato troppo complicato e prolisso..
Ci tengo infine a precisare che metà di questa seconda parte del post l'ho già postata in altri lidi.. e ho utilizzato giusto un paio di citazioni didattiche per facilitarne la comprensione.. almeno per i meno informati.
Postata anche su Daltonsminima.org."