Buongiorno a tutti e 2 veloci considerazioni.
L'osservazione del comportamento della stratosfera decontestualizzata e basata su mere risultanze di natura statistica è non di rado fonte di abbagli o di interpretazioni "forzate".
Ho letto la precedente digressione su CW si o CW no. Mi sto convincendo da un lato che Filippo abbia ragione in quanto la deriva del riscaldamento aleutinico verso l'artico canadese dovrebbe presupporre velocità zonali attualmente inesistenti e dall'altro che il discorso a prescindere dalla risposta abbia scarsa rilevanza.
Nel nostro attuale caso abbiamo precedentemente seguito con una certa attenzione l'evoluzione di un importante quanto inconsueto disturbo operato nei confronti del vps a carico di entrambe le onde di Rossby.
Questa dinamica ha fortemente rallentato anzi, fatto regredire, un rapido processo di raffreddamento radiativo al quale ormai siamo abituati da alcuni anni e che fino a quel momento pareva avviato in tal senso ( se non in modo anche più repentino) anche in questo autunno.
Si è fatto altrove un buon discorrere circa le cause che, a mio avviso, ormai sono state individuate prevalentemente nel ritardo dell'assonanza (coupling) del vortice troposferico rispetto i piani della stratosfera e principalmente a ragione dell'immaturita del vpt rispetto la stagione il quale trova molti ostacoli nel ripristinare la circolazione zonale e il jet stream polare i quali sono alla base della formazione delle onde di Rossby, necessari per creare un flusso di calore verticale.
Ebbene invece i postumi di un forte riscaldamento attribuibile al Nino ormai decontestualizzato dalla fonte ha in qualche modo inciso su queste dinamiche attenuando il gradiente orizzontale creatosi nel Pacifico e permettendo una buona comunicazione fra i vari piani dell'atmosfera.
Si può quindi ipotizzare che l'attuale situazione sia in qualche modo "figlia" del pregresso e ormai cessato Nino strong? forse
Il fatto è che, come dicevo all'inizio, l'azione a 2 onde ha decisamente fatto regredire il raffreddamento e la maturazione della struttura di un vps e delle relative vorticità potenziali che, benché la successiva evoluzione ad una sola onda ne stia comportando la compressione della massa, appaiono decisamente deboli e le stesse velocità zonali sono previste in prospettiva molto più deboli rispetto la norma:


Nelle attuali condizioni è ben difficile creare una risonanza delle dinamiche stratosferiche rispetto la troposfera e pertanto al momento e in prospettiva pare difficile poter ritenere che la stratosfera possa giocare un qualche ruolo attivo nei piani sottostanti.
Deboli EPV e debole indice zonale:

ovvero U (indice medio zonale) rispetto ad EPV (vorticità potenziali di Ertel).
Ecco un grafico in prospettiva delle velocità zonali misurabili a 10 hpa:

La "parola" va decisamente alla troposfera anche se, è bene ricordarlo, il monitoraggio della stratosfera è importante a prescindere dato il momento stagionale delicato.
