buona giornata a tutto il forum di meteodue. la questione riguardante il problema dei gas inquinanti è sempre stata una questione molto "spinosa" SCUSATEMI PER IL TERMINE POCO O PER NULLA SCIENTIFICO.tuttavia ormai non ci sono più dubbi che la parte di atmosfera che riguarda la troposfera ovvero la parte di atmosfera in cui vivono gli esseri umani, si stia riscaldando mentre la stratosfera e gli strati mediamente più superiori si vanno raffreddando. situazione che stando alle numerose ricerche e studi scientifici è ormai molto nota nella letteratura scientifica .situazione da ricercare nell immissione in atmosfera di gas inquinanti . proprio a causa dei numerosi gas inquinanti rilasciati in atmosfera, nei strati superiori atmosfericia viene meno parte della radiazione riflessa dalla superficie terrestre , la quale rimane intrappolata al suolo a causa dei gas serra presenti nella troposfera. quindi la media troposfera va lentamente riscaldandosi mentre gli strati superiori vanno gradualmente raffreddandosi.i grafici di seguitorelativi ai dati RSS.
. riguardo invece alla discussione in cui si evince che il minor inquinamento abbia sicuramente giovato alle persone e alla sua salute rimango alquanto perplesso e ne spiego i motivi.non molto tempo fa e più precisamente era il 30 novembre 2015 uscì un rapporto dell’Agenzia europea dell ambiente. in tale rapporto si stima che tra i 28 Paesi dell’Unione europea l’Italia è quello con il più alto numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita a causa dell’inquinamento dell’aria. Ad attestarlo è un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): la Penisola nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue. Tre gli agenti killer responsabili del record negativo: le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, quello presente nei bassi strati dell’atmosfera (O3). A questi inquinanti lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia.L’area più colpita in Italia dal problema delle micro polveri si conferma quella della Pianura padana.di seguito i relativi grafici.
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Con tutto il rispetto possibile, non mi pare che si possa stabilire con certezza così millimetrica il numero di morti secondarie direttamente agli inquinanti ambientali.
1) La patogenesi delle neoplasie è multifattoriale e allo stesso modo lo è la risposta alle terapie (è solo la combinazione di cause di neoplasia e di variabili di risposta alla terapia che determina l'outcome finale, i.e. la morte nel nostro caso).
Quindi a meno di non avere dati dettagliati per ogni singolo evento clinico è impossibile stabilire un nesso causale.
2) Nel caso in oggetto stiamo parlando di inquinanti aereiformi quindi responsabili priariamente di neoplasie polmonari (e in realtà solo di carcinomi a piccole cellule dato che gli altri tumori polmonari hanno speso un'eziologia diversa.. ma questo è un discorso complesso che ci porterebbe lontano).
Le statistiche del tumore al polmone in Italia vedono una chiara riduzione di incidenza con un marcato effetto di gender, in discesa per i maschi ed in aumento per le femmine. La variabile funo di sigaretta gioca un ruolo "confondente" rilevante che rende di fatto molto difficile trarre delle conclusioni dai dati di mortalità (
http://www.tumori.net/it3/rapporti%20sedi/Polmone.pdf). Se tutto l'effetto fosse attribuibile ai gas serra ed agli inquinanti non si dovrebbero osservare differenze di genere (maschi vs. femmine)
(nota: attenzione che in medicina "prevalenza" ed "incidenza" sono due concetti molto diversi)
3) Il numero di nuove diagnosi è globalmente in aumento ma questo è direttamente correlato all'aumento dell'aspettativa di vita. Più si vive più è probabile di morire di tumore dato che aumenta la propabili di mutazioni somatiche spontanee.
4) Parlando di tutte le neoplasie, i dati AIRC evidenziano: "L'incidenza dei tumori è stabile fra gli uomini e le donne, il contemporaneo invecchiamento della popolazione aumenta consistentemente il numero di nuove diagnosi." Inoltre "La mortalità per tumore è in riduzione in entrambi i sessi, ma l'invecchiamento della popolazione nasconde l'entità di questo fenomeno." (cito testualmente dal rapporto epidemiologico AIRC del 2015)
In questo scenario, e data la complessità eziopatogenetica delle neoplasie (diverse cause, centinaia di varianti genetiche e istopatologiche) attribuire ad una singola causa una qualinque quota di morti senza un adeguato studio caso controllo (ovvero una corte di studio matched non esposta al fattore di rischio) mi pare velleitario e non è certo buona scienza
Infine, si potrebbe ipotizzare che gli inquinanti ambientali causino la morte per altre patologie non di tipo neoplastico, ma mi pare difficile da immmaginare.
ciao a tutti