Ciao Maurizio, al momento è impossibile definire quali saranno le zone d'Italia che più potranno beneficiare del potenziale reset barico, un po' per la distanza temporale che ci separa dal riassetto circolatorio, un po' per le molte variabili insite in qualsiasi previsione a lunga distanza.
Alcuni run non escludono addirittura una rara interazione tra correnti fredde orientali a correnti umide atlantiche, sinottica di difficile realizzazione ma che, se dovesse andare in porto, potrebbe addirittura riportare la neve a quote basse al nord.
Al momento siamo in una fase di attesa in cui i modelli stanno incamerando e processando nuovi dati. I periodi di transizione stagionale, peraltro, sono da sempre molto delicati ma quest'anno l'incertezza evolutiva è accresciuta all'ennesima potenza avendo in pesante eredità un ESE che, per i vari record, entrerà sicuramente negli annali meteo; considerata la poca linearità previsionale anche tra un run e il successivo non resta che aspettare pazientemente che venga inquadrato dai modelli l'impianto barico prevalente a scala generale.
Non voglio illudere nessuno creando anzitempo false speranze ma penso che ci siano buone chance di assistere a un progressivo riassetto barico nelle prossime settimane, specialmente nella seconda metà di marzo. Tuttavia, affermare sin da ora se il nord-ovest potrà recuperare con certezza il deficit idrico accumulato negli ultimi 3 mesi è impossibile per tutti, oltre a non essere onesto intellettualmente parlando. Appoggiandoci unicamente alla statistica possiamo dire che aprile e ancor di più maggio, almeno per quanto riguarda il nord-ovest, sono i due mesi più piovosi dell'anno dopo Ottobre e Novembre...