GFS 12z nel breve-medio termine conferma l'impianto termo-barico con minime oscillazioni non sostanziali.
Prima fiammata intensa tra domani e sabato con temperature al suolo già comprese tra 35 e 38 °C in Val Padana ed entroterra toscano.
Seguirà poi una breve flessione delle isoterme in quota (ma impercettibile a bassa quota) per il transito di un nucleo di aria più fresca oltralpe.
Come ha già giustamente rimarcato qualcuno sottolineo che ci saranno alcuni elementi di cui bisognerà tenere conto. Variabili magari trascurabili ma importanti e che potranno concorrere all'ascesa delle temperature nei bassi strati (anche oltre i valori previsti dai modelli che sono settati, nella previsione delle temperature al suolo, specialmente dalle termiche a 850hPa):
- la prolungata aridità dei suoli che garantirà tassi di umidità relativa più bassi rispetto a quelli che avremmo avuto in condizioni più ordinarie;
- la caratteristica compressione dell'aria in discesa lungo la colonna verticale, dinamica tipica delle strutture anticicloniche.
Al nord-ovest, inoltre, bisognerà poi valutare la possibile attivazione di una leggera componente favonica (sulla falsariga di quanto già avvenuto a fine giugno 2019) che vada a seccare ulteriormente l’aria, consentendo ai valori di sfondare la fatidica soglia dei 40 °C. In caso contrario, il caldo, pur essendo intenso, sarà sicuramente più umido e questa condizione ostacolerebbe la risalita termica, portando temperature vicine a questa soglia ma probabilmente senza oltrepassarle.