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Andamento estivo 2022: anomalie Europee e comparazioni

C

Cumolonembo

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Non so' se e' la stanza giusta ma facendo riferimento a quello detto nell'altra stanza da Giulio sulla Toscana meridionale sono andato a controllare la stazione di Pari dal 2002 al 2021 ed ha certamente una piovosita' diversa da quella delle metallifere. Comunque sia si alternano annate sopra media ad annate sotto media dando come risultato finale direi la media. Sempre che quella che abbia trovato su web sia corretta e che da' come risultato 860mm annui:D
 

ponente

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Italia: 7 Luglio 1982 temperatura media max +38°
7 Luglio 2022 temperatura media max +31°
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GM Chenal

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Articolo molto interessante sulla storica ondata di caldo di fine giugno 2019 al nord (nord-ovest in particolare) e confronto con le precedenti ondate di caldo più intense.
Di seguito riporto qualche stralcio.
PhotoGrid_1564940121133-1024x1024.jpg

Al nord Italia l'ondata di caldo portò picchi a 850hPa di 28/29 gradi: mai masse d’aria in quota così roventi si erano spinte alle nostre latitudini.
Il 27 giugno 2019 sarà ricordata come la giornata più calda di sempre in Piemonte, con temperature record in Valle d’Aosta e su tutte le Alpi centro-occidentali.
In particolare si tratta della giornata più calda mai registrata in Piemonte in 62 anni (cioè da quando l’ARPA dispone di una serie climatica a livello regionale): la temperatura media giornaliera (ottenuta tramite l’utilizzo di oltre 100 termometri) si attesta a +27.2°C, superando il precedente primato dell’11 agosto 2003, quando raggiunse i +26.3°C.
Il radiosondaggio di Cuneo Levaldigi alle 00 UTC (ore 2 locali) del 28/6 rileva un valore straordinario di 28.2°C alla quota di 850hPa. Si tratta di temperature di gran lunga superiori (circa 3°C) a quelle raggiunte nelle più importanti ondate di calore del nuovo millennio: agosto 2003, luglio 2015 e agosto 2017.
I primi record cominciano a cadere sul fondovalle aostano, dove nel pomeriggio si superano i 40 gradi per la prima volta da quando si rilevano strumentalmente le temperature (oltre 150 anni). Addirittura le punte più elevate si toccano a quote prossime ai 1000 m grazie a brezze favoniche in discesa dai rilievi:
+40.6°C ad Arvier (AO) – Enfer a 738 m
+40.5°C a Villeneuve (AO)
– Saint Nicolas 839 m
+40.1°C a Saint-Christophe (AO) a 540 m (dove viene superato il precedente primato di 38.8°C del 4 agosto 2017).

Cartina-Valle-dAosta-completa-1024x454.png


record-battuti-ondata-di-caldo.png

Articolo completo con altri dati interessantissimi al link che segue:
https://datimeteoasti.it/articoli-ondate-di-caldo/27-28-giugno-2019-1-storica-ondata-caldo/
L'impianto barico atteso la prossima settimana ha alcune somiglianze con la configurazione di fine giugno 2019 ma 3 anni fa la sinottica appariva più estrema.
Difficile, quindi, al momento che questi record siano battuti (almeno al nord-ovest).
 

zagor

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Io me la ricordo bene.....d'altronde avevo 14 anni e festeggiavo il mondiale degli azzurri con bagno notturno in piscina con amici ed ....amiche....tu eri già nato ?
In ogni caso nulla di paragonabile come intensità e durata....a queste attuali. E vivevamo con autobsenza aria condizionata e case senza climatizzatori.....pensa te...
GM chenal nella risposta sotto la tua dice una cosa incontrovertibile....le peggiori ondate di caldo della storia come temperature durata intensità .....sono tutte quelle degli ultimi anni.....2003 /2015/2017/2019 ed ora 2022....ma anche parzialmente 2006/ 2007/ ....ed ora anche una siccità storica tanto per fare il bingo dei disastri....Credo che tutto questo dovrebbe significare qualcosa.....a meno di non voler negare l'evidenza.........ma d'altronde tra terrapiattisti.....no virus.....no siccità.....sostenitori delle scie chimiche ....di Putin....complottisti illuminati....tra un po pure avenger.... ormai non mi stupisco più di nulla.
 

ponente

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Certo che ero nato, ma tu sei così strasicuro di ricordarti a quell'età la durata e la propagazione dell'onda di calore?? Azz, che memoria. Sul resto non aggiungo altro, ma ricordati, che quelli che non osservano e non ascoltano con un po' di spirito critico, non sempre sono dalla parte della verità.
 

zagor

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voghera
Certo che ero nato, ma tu sei così strasicuro di ricordarti a quell'età la durata e la propagazione dell'onda di calore?? Azz, che memoria. Sul resto non aggiungo altro, ma ricordati, che quelli che non osservano e non ascoltano con un po' di spirito critico, non sempre sono dalla parte della verità.
Avere un po di spirito critico è cosa buona e giusta.
Ma essere sempre è comunque bastian contrari o voler dare a tutti i costi a qualcosa una spiegazione diversa anche di fronte all'evidenza ed arrampicandosi sugli specchi palesemente......un po meno.
Bisogna saper anche essere obbiettivi ogni tanto e saper distinguere l'evidenza delle cose dalle teorie sballate.
Se tutto il mondo compresi molti scienziato indipendenti puntano il dito sull'AGW.....magari non avranno ragione al 100%.....ma al 70/80/90 % mi sa proprio di sì. Perché se una volta un eruzione vulcanica od un meteorite.....poteva cambiare il.clima nel mondo per periodi più o meno lunghi......adesso.....oggi.....mi viene difficile non credere che un miliardo e mezzo di motori endotermici di cui più della metà probabilmente con emissioni stile euro 0 senza contare quelli marini aerei.....le centrali a carbone gas e petrolio....l'insustrializzazione selvaggia di paesi che fino a ieri erano terzo mondo o poco sopra la deforestazione incontrollata delle principali foreste pluviali......gli immensi incendi degli ultimi anni ( California Siberia Australia ecc) e.....quanti siamo al mondo oggi ? 7/8 miliardi ?
Ecco.....dicevo......mi.viene difficile credere che tutto questo.....assieme anche alle guerre non vada ad incidere sul delicato.ecosistema e sul.clima del nostro pianeta.....che sembra grande.....ma è un puntino azzurro.....un piccolo e fragile scrigno dei tesori perso nella immensità del cosmo.
E per ora.....e per un bel po ancora non ne avremo un altro......ammesso che ci sia e che possa essere raggiunto.
 

ponente

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Avere un po di spirito critico è cosa buona e giusta.
Ma essere sempre è comunque bastian contrari o voler dare a tutti i costi a qualcosa una spiegazione diversa anche di fronte all'evidenza ed arrampicandosi sugli specchi palesemente......un po meno.
Bisogna saper anche essere obbiettivi ogni tanto e saper distinguere l'evidenza delle cose dalle teorie sballate.
Se tutto il mondo compresi molti scienziato indipendenti puntano il dito sull'AGW.....magari non avranno ragione al 100%.....ma al 70/80/90 % mi sa proprio di sì. Perché se una volta un eruzione vulcanica od un meteorite.....poteva cambiare il.clima nel mondo per periodi più o meno lunghi......adesso.....oggi.....mi viene difficile non credere che un miliardo e mezzo di motori endotermici di cui più della metà probabilmente con emissioni stile euro 0 senza contare quelli marini aerei.....le centrali a carbone gas e petrolio....l'insustrializzazione selvaggia di paesi che fino a ieri erano terzo mondo o poco sopra la deforestazione incontrollata delle principali foreste pluviali......gli immensi incendi degli ultimi anni ( California Siberia Australia ecc) e.....quanti siamo al mondo oggi ? 7/8 miliardi ?
Ecco.....dicevo......mi.viene difficile credere che tutto questo.....assieme anche alle guerre non vada ad incidere sul delicato.ecosistema e sul.clima del nostro pianeta.....che sembra grande.....ma è un puntino azzurro.....un piccolo e fragile scrigno dei tesori perso nella immensità del cosmo.
E per ora.....e per un bel po ancora non ne avremo un altro......ammesso che ci sia e che possa essere raggiunto.
Dipende da che lato sei del bastian contrario.
Potrei portarti molti articoli che documnetano siccità australiane o californiane avvenute lontane dai tempi dei motori endotermici o degli allevamenti intensivi. Ma se lo ritieni un arrampicarsi sugli specchi, alzo bandiera..
 

aralbedo

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No, guardate che lavoro, ho cercato nelle estati old style qualche configurazione nefasta per il caldo sulla penisola. M'è saltata all'occhio questa:

CFSR_1_1982070312_1.png
Ora con una roba del genere ci ritroveremmo con la +30 che ci bussa all'uscio di casa. Poi vai a vedere le termiche di allora....e voilà...la + 20 in Sardegna.CFSR_1_1982070312_2.png
Poi arriva questa....

GFSOPEU06_180_1.png

....e la +20°: sul Mar del Nord

GFSOPEU06_180_2.png
 

Cloover

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No, guardate che lavoro, ho cercato nelle estati old style qualche configurazione nefasta per il caldo sulla penisola. M'è saltata all'occhio questa:

Visualizza allegato 5854
Ora con una roba del genere ci ritroveremmo con la +30 che ci bussa all'uscio di casa. Poi vai a vedere le termiche di allora....e voilà...la + 20 in Sardegna.Visualizza allegato 5855
Poi arriva questa....

Visualizza allegato 5856

....e la +20°: sul Mar del Nord

Visualizza allegato 5857

È proprio un problema di bilancio termico, c'è stata una ridimensionata della cella Polare e di Ferrel ed una espansione di quella di Hadley.
Del resto con l'Amplificazione Artica, è una delle più immediate conseguenze.....
 

ponente

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Bah, pur sforzandomi, non vedo però' un'analogia tra le due carte sinottiche del 1982 e quella proposta da gfs 06Z..vedo differenze nella posizione della goccia ad ovest ..poi non discuto la disamina sulla situazione artica che logicamente porta a conseguenze
 

furmine

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Firenze nova
Si continua col trend allucinante.
Medie 91-20 Firenze prima decina luglio: min 18,1, max 31,7.
Medie prima decina luglio 2022 min 20, max 35,2.
+2 sulle minime e +3,5 sulle massime.
Fonte lamma.
Torno ai miei silenti moccoli
 

aralbedo

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Si continua col trend allucinante.
Medie 91-20 Firenze prima decina luglio: min 18,1, max 31,7.
Medie prima decina luglio 2022 min 20, max 35,2.
+2 sulle minime e +3,5 sulle massime.
Fonte lamma.
Torno ai miei silenti moccoli
Il Luglio 2003 chiuse 21/34,7: siamo in corsa alla grandissima:(
 

GM Chenal

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Riporto qualche stralcio di un'interessante analisi sullo stato dei nostri ghiacciai a cura di Fabrizio De Blasi - glaciologo - Istituto di Scienze Polari del CNR.
Qui si parla di scienza pura, lontano da slogan politici e giornalistici...
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Dalla seconda metà del 1800 la temperatura media terrestre è aumentata di oltre 1°C.
La velocità con cui si è verificato questo incremento non è MAI stata registrata negli ultimi 800 000 anni.
Nel corso dell’ultimo milione di anni i periodi caldi e i periodi freddi si sono SEMPRE alternati con periodicità più o meno costante, dovuti a fenomeni naturali interni ed esterni al nostro pianeta.
Questi cicli periodici si alternavano ogni 80.000 – 120.000 anni con la conseguente avanzata o ritiro dei ghiacciai alpini. Durante le ere glaciali le lingue di ghiaccio si estendevano a sud delle Alpi fino a raggiungere i territori dove adesso ci sono i grandi laghi italiani, come ad esempio il lago di Garda. All'estremo opposto, durante i caldi periodi interglaciali, i ghiacciai si sono ritirati sulle nicchie più elevate delle montagne quasi scomparendo totalmente dalla catena alpina.
I due estremi (periodi freddi e periodi caldi) di risposta delle masse glaciali, distanti qualche decina di migliaia di anni, erano divisi da poco più di 5 °C di differenza di temperatura media annuale.
Negli ultimi 170 anni abbiamo misurato un incremento della temperatura media globale pari a circa il 20% di questa differenza.
Gli ambienti di alta quota, considerate le sentinelle del cambiamento climatico visto il loro fragile equilibrio, sono particolarmente sensibili alle variazioni tanto da rispondere in maniera più che proporzionale. Se l’innalzamento medio della temperatura terrestre è stato di oltre 1°C, l’aumento nei territori d’alta quota è stato quasi il doppio.
La principale causa di questo rapido aumento è l’immissione in atmosfera di gas clima-alteranti in grado di aumentare esponenzialmente l’effetto serra.
I ghiacciai sono testimoni muti dei cambiamenti climatici.
Sono un prezioso strumento scientifico perché in grado di raccontare le conseguenze delle variazioni climatiche analizzandone le variazioni areali e volumetriche e, parallelamente, custodire all'interno dei loro strati le testimonianze sulle le cause di queste variazioni.
Le masse glaciali sono importanti archivi climatici formati da strati successivi di neve trasformata in ghiaccio che fissa, come in una fotografia, le condizioni climatiche del momento.
I ghiacciai sono, quindi, una sorta di termometro per misurare lo stato di salute del clima e, al contempo, sono un prezioso alleato per comprendere le variazioni climatiche.
I ghiacciai si stanno ritirando a ritmi elevatissimi
.
Il riscaldamento climatico in atto sta avendo un effetto diretto e devastante sul loro stato di salute: interi sistemi glaciali si stanno riducendo e alcuni, oramai, scomparendo.
Attualmente, in media, tutti i ghiacciai delle regioni montuose non polari del pianeta stanno perdendo massa. Dalla catena andina a quella himalayana le calde estati causano un costante ritiro del volume della massa glaciale. La somma annua di queste perdite è pari a circa 340 km3 di ghiacciai, un volume di ghiacciaio esteso come il lago di Garda e alto 1000 m. Ipotizzando che tutta questa acqua si riversi negli oceani, la diretta conseguenza sarebbe l’innalzamento del livello medio del mare di 1 mm all'anno.
A partire dalla seconda metà del XIX secolo, ossia dalla fine della Piccola Era Glaciale (PEG, ultimo periodo di avanzata dei corpi glaciali alpini), i ghiacciai hanno subito un generale ritiro quasi continuo, perdendo in media circa il 70% della loro area e il 75% della loro massa.
Attualmente, le Alpi perdono ogni anno circa l’1.5% del proprio volume glaciale.
La scomparsa delle masse glaciali ha importanti conseguenze dirette e molto poco inerziali sia sugli ecosistemi che sulla società.
Il venir meno di volumi di ghiacciaio causa una riduzione della disponibilità idrica. I ghiacciai infatti sono delle grandi riserve di acqua in grado di arginare la scarsità idrica estiva. Questo effetto tampone dei ghiacciai ha avuto un effetto importantissimo negli ultimi decenni.
In un futuro non lontano, il regime di torrenti e fiumi dipenderà esclusivamente dalle precipitazioni e saremo costretti a ricercare soluzione per un utilizzo più efficiente della risorsa idrica.
In ultimo, la perdita delle masse glaciali causa anche la scomparsa di preziose informazioni climatiche in esse raccolte. A causa della fusione dei ghiacciai, infatti, tutte le informazioni preservate nei loro strati vengono letteralmente dilavate.
"Si perdono come l’inchiostro di una splendida poesia che si scioglie sotto un bicchiere d’acqua...".
 

GM Chenal

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Resoconto Giugno 2022 a livello globale
La temperatura media globale del mese di giugno 2022 è stata di circa 0,31°C superiore alla norma 1991-2020, rendendolo il terzo giugno più caldo mai registrato.
L'Europa nel suo complesso ha sperimentato il secondo giugno più caldo, con temperature di circa 1,6°C sopra la media.
Temperature estreme sono state registrate dalla Spagna alla Francia e all'Italia. Diversi Paesi hanno eguagliato o superato i loro record nazionali di caldo per il mese di giugno.


Di seguito la distribuzione della temperatura a livello globale e in Europa nel giugno 2022 con la deviazione dalla norma 1991-2020.
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Fonte: Copernicus.

Al link seguente il report completo:
https://www.meteosvizzera.admin.ch/...blogs/2022/7/juin-2022-au-niveau-mondial.html
 

aralbedo

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Intanto ecco un monitoraggio, come fatto per Giugno, a metà mese circa per la stazione lamma di Sesto Fiorentino. Questa la classifica provvisoria delle temperature medie mensili ( ricordo, ottenute come media aritmetica tra la media delle temperature minime giornaliere e quella delle massime). Classifica dal mese di Luglio più caldo a quello meno caldo:

2015 : 28,6
2003: 27,85
2006: 27,8
2022: 27,55
2019: 27
2018: 26,85
2010: 26,8
2009: 26,75
2012: 26,6
2017: 26,5
2016: 26,4
2021: 26,3
2013: 26,15
2004: 26,1
2005: 26,1
2007: 26,1
2020: 26
2008: 25,25
2011: 24,25
2014: 23,85

Anche in questo caso, come per Giugno, essendo alle porte di un periodo molto caldo, non è difficile immaginare, a meno di crolli termici nell'ultima settimana del mese, che il 2022 scalzi dal podio dei Luglio più caldi degli ultimi 2 decenni, il 2006 e il 2003. Più arduo, ma non impossibile, raggiungere il 2015.

Certamente, dovesse andare in porto un' ipotesi del genere, almeno qui alle porte di Firenze, il bimestre Giugno-Luglio 2022 si candiderebbe seriamente per essere il più caldo, almeno dal 2003. ( poi faremo un raffronto a mese concluso della somma di entrambi i mesi, magari anche a livello regionale prendendo in esame le stesse stazioni di Giugno)
 
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