Sembra quasi di rivivere un remake di quello che è accaduto a fine novembre quando la risonanza dell’est cold fosse ormai scontata è andata invece a scontrarsi con una colonna del vp con un coupling perfetto che ha richiamato la giusta dose di flussi di calore.
Ormai siamo alle soglie del terzo ese di questa stranissima stagione la quale lascia una decisa impronta,
Figlia dell ese warm occorso in data 5 gennaio.
Vorrei iniziare però prima dall’osservazione modellistica.
Entrambi i modelli ecmwf/gfs vedono ormai la formazione di una bolla di calore importante che si insedierà in area mediterranea, intrappolata da un muro formato ad est dalla presenza massiccia dell’aria continentale a nord dal muro della corrente a getto (ove i gm lèggono una sostanziale ripresa del ZW su tutta la colonna del vp)
Queste bolle di aria calda mal sopportano il soggiorno sulle zone continentali e spesso cercano la via di fuga in direzione delle tiepide acque oceaniche, e immagino che sarà questo che accadrà non appena il jet stream glielo permetterà.

A livello teleconnettivo veniamo da un periodo di bassa attività degli heat flux che ha portato a un graduale raffreddamento troposferico con vps che nei prossimi giorni supererà la soglia dell’ese con 1 prima armonica perfetta. ( rammentiamo che il calo di temperatura è seguito a stretto giro dal calo dei gpt)

Tuttavia si può notare una come manca una decisa trasmissione del moto è questo è dovuto sostanzialmente a:
La presenza di nuclei EPV disomogenei e MPV fortemente sottomedia nei bassi strati atmosferici
https://ozonewatch.gsfc.nasa.gov/meteorology/figures/merra2/pv/mpvmaxn_360_2020_merra2.pdfLa presenza di un momento forzante molto intenso concomitante con l’approfondimento del vp (remake dicembre 2020)

La ripresa improvvisa dei flussi di calore richiamati dal ESE cold in fieri

La presenza anomala superiore alla media di ozono , per essere in procinto di ese cold dovuto ad un periodo di BDC strong


In questi giorni si potrebbe assistere ad un rallentamento fisiologico della crescita delle quantità di O3 ma che potrebbe ricominciare ad aumentare a partire da marzo.
Anche il momento forzante pare non dormire e con un PNA che torna su valori positivi e tutt’altro che allineato ad una NINa di discreta intensità


Sono consapevole che parlarne oggi è un azzardo, tuttavia alla luce dei fattori appena enunciati non posso escludere una abortita risonanza dell ese cold che porti poi ad un FW early tra il 15/20 marzo.
Ovviamente sotto assisteremmo alla formazione di un blocco atlantico tra il 25/28 di febbraio che potrebbe interessare anche la prima decade di marzo con asse piegato verso nord est e l’ingresso nel mediterraneo di aria molto fredda.