**PROIEZIONI INVERNO 2021/22***
*PARTE TECNICA*
Ben ritrovati a questo ennesimo tentativo di imbrigliare le vicende meteo della stagione Invernale, un esercizio di estrema difficoltà e con bassissima attendibilità, ma che rimane tuttavia utile per mettere alcuni punti su quella che potrebbe essere l'evoluzione meteorologica del prossimo trimestre.
L'Inverno 2021/22 nasce con delle importantissime variazioni nel "DNA" rispetto agli ultimi 8anni, una differente morfologia nell'assetto del Vortice Polare che tende a strizzare l'occhio a quella del periodo 2000-->2013.
In questi ultimi 8 anni ho sempre cercato di anticipare tale movimento, errando nella mia convizione che il basso geomagnetismo solare potesse avere un qualche tipo di influenza sulla corrente a getto a lag 0, dinamiche che però mi hanno sconfessato in questi ultimi 2 anni.
Come abbiamo avuto modo di verificare, infatti la NAO ha avuto un comportamento scollegato, con un cambio di pattern che si è manifestato dal 2013/14 e che a parte una temporanea fase negativa nel perido F;M del 2018, ha sempre mantenuto caratteristiche di positività:
Analizzando tutte le caratteristiche peculiari di ogni singolo anno sono arrivato alla conclusione che il fattore fisico che modifica il WR in maniera concreta è il setting del VP.
In pratica oltre al grado di stazionarietà ed intrusività d'onda, deve comparire un particolare set up che non fa altro che predisporre il VP al suo collassamento, attivando cioè un modello a 2 creste d'onda:
A tal proposito, per farvi capire meglio, evidenzio le caratteristiche di 2 anni a forte attività d'onda (BDC strong , SF low) come il 2018/19 & 2019/20 , in cui potrete notare la discussa specularità:
Il set up entra in risonanza con l'orografia emisferica, predisponendo così il VP alla sua riaccelerazione oppure al suo collassamento/disassamento.
La chiave di questo meccanismo si esplica sull'Oceano Pacifico, nei centri di convezione legati alla fase ENSO, al percorso della MJO ed alla posizione che assume l'onda, dinamica che va a caratterizzare il segno della PDO:
Concludendo, possiamo dire che imponenti discese fredde sull'Europa non dipendono soltanto da stazionarietà ed intrusività d'onda, ma anche dalla posizione che questa assume in relazione all'orografia emisferica e quindi all'impatto con catene montuose ed Oceani.
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*PROIEZIONE INVERNO*
L'Autunno 2021 ha evidenziato questa importante modifica del treno d'onde, ma ha messo in risalto anche una certa compattezza del VP, inibendo la formazione di un significativo Siberian High:
Per questo motivo credo che il trimestre sarà caratterizzato da un episodio importante ma anche da fasi di zonalità,
durante l'attività d'onda che si verificherà nel corso della stagione e di cui è impossibile al momento specificare una fase temporale a causa della variabilità che ho incontrato nelle correlazioni sui 3 mesi.
La particolare disposizione dell'asse del VP dovrebbe aprire un canale preferenziale delle correnti fredde, con maggiore incisività su centro/Europa, innescando condizioni di perturbabilità sul Mediterraneo.
Questa dinamica sarà favorevole ad episodi nevosi fino in pianura anche sulla nostra Penisola.
La correlazione è significativa per le regioni del NORD e CENTRO Italia, a causa di un disturbo Oceanico che generalmente si concretizza con questo particolare set up.
ELABORAZIONI A CURA DI FILIPPO CASCIANI (CLOOVER), un ringraziamento speciale ai membri del CSCT di www.meteodue.it
*PARTE TECNICA*
Ben ritrovati a questo ennesimo tentativo di imbrigliare le vicende meteo della stagione Invernale, un esercizio di estrema difficoltà e con bassissima attendibilità, ma che rimane tuttavia utile per mettere alcuni punti su quella che potrebbe essere l'evoluzione meteorologica del prossimo trimestre.
L'Inverno 2021/22 nasce con delle importantissime variazioni nel "DNA" rispetto agli ultimi 8anni, una differente morfologia nell'assetto del Vortice Polare che tende a strizzare l'occhio a quella del periodo 2000-->2013.
In questi ultimi 8 anni ho sempre cercato di anticipare tale movimento, errando nella mia convizione che il basso geomagnetismo solare potesse avere un qualche tipo di influenza sulla corrente a getto a lag 0, dinamiche che però mi hanno sconfessato in questi ultimi 2 anni.
Come abbiamo avuto modo di verificare, infatti la NAO ha avuto un comportamento scollegato, con un cambio di pattern che si è manifestato dal 2013/14 e che a parte una temporanea fase negativa nel perido F;M del 2018, ha sempre mantenuto caratteristiche di positività:

Analizzando tutte le caratteristiche peculiari di ogni singolo anno sono arrivato alla conclusione che il fattore fisico che modifica il WR in maniera concreta è il setting del VP.
In pratica oltre al grado di stazionarietà ed intrusività d'onda, deve comparire un particolare set up che non fa altro che predisporre il VP al suo collassamento, attivando cioè un modello a 2 creste d'onda:


A tal proposito, per farvi capire meglio, evidenzio le caratteristiche di 2 anni a forte attività d'onda (BDC strong , SF low) come il 2018/19 & 2019/20 , in cui potrete notare la discussa specularità:



Il set up entra in risonanza con l'orografia emisferica, predisponendo così il VP alla sua riaccelerazione oppure al suo collassamento/disassamento.
La chiave di questo meccanismo si esplica sull'Oceano Pacifico, nei centri di convezione legati alla fase ENSO, al percorso della MJO ed alla posizione che assume l'onda, dinamica che va a caratterizzare il segno della PDO:


Concludendo, possiamo dire che imponenti discese fredde sull'Europa non dipendono soltanto da stazionarietà ed intrusività d'onda, ma anche dalla posizione che questa assume in relazione all'orografia emisferica e quindi all'impatto con catene montuose ed Oceani.
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*PROIEZIONE INVERNO*
L'Autunno 2021 ha evidenziato questa importante modifica del treno d'onde, ma ha messo in risalto anche una certa compattezza del VP, inibendo la formazione di un significativo Siberian High:

Per questo motivo credo che il trimestre sarà caratterizzato da un episodio importante ma anche da fasi di zonalità,
durante l'attività d'onda che si verificherà nel corso della stagione e di cui è impossibile al momento specificare una fase temporale a causa della variabilità che ho incontrato nelle correlazioni sui 3 mesi.
La particolare disposizione dell'asse del VP dovrebbe aprire un canale preferenziale delle correnti fredde, con maggiore incisività su centro/Europa, innescando condizioni di perturbabilità sul Mediterraneo.
Questa dinamica sarà favorevole ad episodi nevosi fino in pianura anche sulla nostra Penisola.
La correlazione è significativa per le regioni del NORD e CENTRO Italia, a causa di un disturbo Oceanico che generalmente si concretizza con questo particolare set up.


ELABORAZIONI A CURA DI FILIPPO CASCIANI (CLOOVER), un ringraziamento speciale ai membri del CSCT di www.meteodue.it