In estate, per prevedere la temperatura massima al suolo nella piana, basta sommare 17 alla temperatura a 850hp. A condizione che il cielo sia sereno o poco nuvoloso
Ci sta più o meno. Io faccio così: 1° ogni 100 m dalla quota isobarica degli 850 hp, escludi la presenza di velature, calcoli l'u.r. in bassa troposfera ( più è secco, meglio si riscaldano i bassi strati), circolazione nei bassi strati ( escludi eventuali effetti phoenizzanti o l'ingresso del ponente che stoppa le temperatura entro l'ora della massima presunta). Dimenticavo....anche la temperatura minima ha un suo perché nella salita successiva. Oggi eravamo messi così:
+17/17,5 a 1570 mt circa...ci sommi 15,5 circa e vai a 33°, un grado per l'aria secca e uno per il leggero effetto phoenizzante. Et volià: ecco i 35,2?.
Infatti le temperature più alte sono state a Santomato ( Pt) dove l'effetto compressione adiabatica è maggiore essendo a ridosso del preappennino e Castelmartini che dove l'aria già scaldata sulla piana subisce una seconda compressione scendendo dal Montalbano.