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Monitoraggio attività solare - influenze sulla circolazione atmosferica

Even

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Prima di intraprendere discussioni su come l'attività solare influenzi la nascita e lo sviluppo del vortice polare e più in generale i cambiamenti che comporta sulla circolazione atmosferica, volevo farvi notare come l'attività solare sia da "profondo" minimo solare in questi giorni:
Solar Wind: 346
Solar Flux: 94
Sunspot: 13
A index: 4
latest_1024_HMIIF.jpg

solar.png

solplot.gif

iof4.jpg

:eek: :eek: :eek:
Cosciente del fatto che l'attività solare debba essere vista nell'ottica di un lungo periodo, neppure riferita al singolo mese quindi figuriamoci due settimane, il tracollo di attività che ha subito la nostra stella in quest'ultimo periodo comunque lascerebbe intendere che il "massimo solare" (un massimo parecchio basso se confrontato con gli ultimi 8-10 cicli) sarebbe ormai alle nostre spalle e ci appresteremo a vivere almeno tre decenni, secondo le proiezioni, di scarsissima attività solare. E ricollegandomi all'intervento di Luca (Montel) dell'altro td, sulla possibilità di un clima, europeo e nord-americano in primis, sempre più freddo credo davvero possa divenire realtà. :D
 

filecchio

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Grandissimo! Non voglio svaccare il post ma ripeto: grandissimo! Quindi, a grandissime linee, occasioni per inverni nevosi ed estati meno roventi?
 

neve74

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foiano della chiana - arezzo
mamma mia quante cose ci sono da monitorare  :eek: :eek: meno male che qui dentro ci sono persone preparatissime come te che spiegano a noi "analfabeti" tutte le variabili che possono influenzare le dinamiche atmosferiche  ;)
ovviamente complimenti
:)
 

ponente

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Pontedassio(IM) 80 Mt.
Attività davvero ai minimi termini in questo mese di Settembre..... praticamente spotless(assenza di macchie solari)  da una decina di giorni. Sembra che il massimo del ciclo in corso sia già rimasto alle spalle nel mese di Marzo 2012, dove il sole aveva avuto una discreta impennata dell'attività, ma senza cmq invertire il campo magnetico dei due emisferi che resta tutt'oggi solo a carico di un emisfero(nord). Se il massimo fosse già stato raggiunto, si ripiomberebbe verso la fase di minima attività e sarebbe molto più debole e lunga della precedente ...senza considerare la possibilità della mancata inversione magnetica con stallo della dinamo solare.. :eek:
 

zambo

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Mah.
In verità ilo miglior indice oggi disponibile per valutare l'attività della nostra stella è il flusso solare.
Questo è la massima espressione dell'attività magnetica e, a differenza delle macchie, non arriva e (stando ai proxy isotopici) mai è arrivato a zero. Le macchie sono una delle manifestazioni magnetiche della nostra stella, ma non l'unica.
Il Minimo di Mauder fu messo in discussione propio perché vi era attività aurorale, anche se le macchie furono davvero poche.
Le macchie, oramai è cosa facilmente verificabile, hanno perso correlazione numerica col flusso già dal ciclo precedente.
Un grafico interessante è il rapporto macchie/flusso. Potrete notare come durante questo poco più di mezzo secolo i valori minimi di questo rapporto abbiano seguito una sorta di onda lunga, col massimo tra gli anni '80 e '90.
Le macchie sono la manifestazione più visibile, ma per la nsotra atmosfera contano molto di più le facole, ossia la fonte degli uv. Anch'esse, come le macchie, in relazione all'attività magnetica della stella.

Si può dire oggi che il Sole è prossimo ad un collasso magnetico ?
Difficile sostenerlo, poiché, a ben guardare, l'attuale ciclo assomiglia tanto tanto al ciclo 14.
E come gran parte dei cicli deboli, a plateau lungo, molto lungo.
E' vero che dovremmo essere in prossimità del massimo, data la recente invesione dei poli, ma la strada per dar per spacciato il Sole è irta di insidie. Soprattutto con nun flusso solare prossimo a 100 pressoché sostanzialemnte stabile sulla media mobile di lungo periodo, da molto tempo.
 

ponente

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Pontedassio(IM) 80 Mt.
Si certamente...se il flusso solare arrivasse a zero saremmo ibernati nel giro di qualche ora, per non dire peggio che ibernati.. ::) :)
Le macchie solari sono il metodo più semplice e da sempre utilizzato per verificare lo stato dell'attività solare(debole o forte) contraddistinta da cicli. Le macchie sulla superficie del sole non sono altro che zone scure più fredde rispetto al resto della superfice e contraddistinte da forti campi magnetici. Esse  cambiano polarità(inversione megnetica) quando la stella sta per raggiungere il suo picco di attività di un ciclo per poi ridiminuire e dar il via all'inizio del ciclo successivo. Tra il picco del ciclo delle macchie solari di 11 anni e il minimo, si ottiene un cambiamento nella radiazione solare di circa il 0,1 per cento, ed proprio questo 0,1 per cento che è sufficiente a modificare la temperatura globale della superficie di 0,1 gradi Celsius che sembra non essere molto, ma invece è notevole.
Questo durante i cicli "normali"  mentre se come ora abbiamo un ciclo molto debole, preceduto da un ciclo precedente finito nel 2004 anch'esso in fase già di discesa rispetto ai cicli degli anni 80-90 contraddistinti da molte macchie e di dimensioni apocalittiche se confrontate a quelle avute negli ultimi tempi durante il periodo di attività max del ciclo 24 finora registrata(potrebbe ancora verificarsi il picco max, perchè potrebbe essere un ciclo lungo e più debole appunto) ...sempre che ci sia una completa inversione magnetica cosa che finora non è avvenuta. Se non avvenisse si andrebbe avanti con un ciclo a fase monopolare, con un solo emisfero che avrebbe cambiato polarità e l'impossibilità del susseguirsi dei cicli..... il sole sprofonderebbe in un minimo solare con bassissima attività ed assenza prolungata di macchie solari( vedi teoria di L&P assenza quasi completa macchie solari dal 2015).. ed attività magnetica e vari indici verso il ribasso
 

Riccardo 2

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esenaiof ha detto:
il TSI non è altro che l'insolazione misurata in W/m^2

è un parametro terrestre che cambia secondo i cambiamenti dello schermo costituito dall'atmosfera terrestre.

Abdussamatov punta l'indice su questo aspetto..da 1365W/m^2 a 1361 W/m^2

Infatti è proprio questo il punto, la TSI subisce variazioni piccolissime, quasi infinitesime tra massimo e minimo solare (variazione nell'ordine dello 0,1-0,2%). Al contrario ci sono altri parametri che subiscono variazioni ben più significative (parliamo di 1 ORDINE DI GRANDEZZA in più). Questo è l'esempio dei raggi UV, che come diceva Andrea sono generati dalle Facole. E' questa la ragione per cui molti scienziati hanno abbandonato da tempo la storia della TSI per spiegare le interazioni tra attività solare e mutamenti delle dinamiche atmosferiche boreali (in primis invernali), ottenendo tra l'altro dei risultati già molto soddisfacenti (anche se la strada per arrivare ad una comprensione completa è ancora lunga).
Per riassumere dunque, la TSI è l'ultimo dei parametri da tenere in considerazione, proprio perchè la sua variazione è talmente piccola da poter essere trascurata (e ciò ovviamente comporta anche delle problematiche legate all'esatta misurazione o meglio all'esatto raffronto).

ciao  :) :)

Riccardo
 

esenaiof

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Riccardo 2 ha detto:
Al contrario ci sono altri parametri che subiscono variazioni ben più significative (parliamo di 1 ORDINE DI GRANDEZZA in più). Questo è l'esempio dei raggi UV, che come diceva Andrea sono generati dalle Facole.

sono certo che il TSI sia solo un piccolissimo effetto,

ma è uno dei tanti che provoca la ns stella a contatto con la Terra e la sua atmosfera.

La scienza di oggi non conosce in toto l'interazione tra vento solare e atmosfera.

Comunque è evidente che Abdussamatov si riferisca ai dati satellitari di radiazione solare, invece recentemente

viene utilizzato lo strumento Sorce per rilevare dati più precisi.

Questo fatto di per se annulla il riferimento storico satellitare degli UV perchè non abbiamo più il riferimento di quale sia

l'errore tra Sorce e precedenti rilevamenti satellitari?
 

mat69

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Riporto un pezzo dell'amico Stefano Calamia (oligo) postato su fb in merito a quanto asserito da Mike Lockwood (Università di Reading).
Trovo sia un articolo molto interessante in quanto tiene prudenzialmente distinti e quindi non necessariamente sequenziali le cause tra fasi solari deboli/diminuzione delle velocità zonali/possibili inverni più freddi alle medie latitudini (Eurasia) rispetto alle medie globali.
Dinamiche circolatorie che cambiano ma che non permettono un'immediata equazione circa l'andamento termico globale.

Ecco tutto il pezzo che riporto fedelmente:

Molti scienziati si chiedono come possa la variabilità dell'attività solare ( adesso siamo in un periodo di bassa attività solare) sia in grado di influenzare la corrente a getto e quindi il clima .
Secondo Mike Lockwood presso l'Università di Reading ( Regno Unito), si può' trovare una correlazione osservando la stratosfera, cioè lo strato dell'atmosfera che si trova dai 20 ai 50 chilometri di altezza.
I modelli dei venti e della temperatura sono influenzati dall'attività solare, dice Lockwood.
Molto semplicemente tale scienziato afferma che una bassa attività solare non garantisce inverni freddi ma è più probabile che si verifichino.
Spiega anche le ondate di calore come quella che colpì la Russia e l'est Europa nel 2011 con il fatto che una bassa attività solare determina blocchi alla circolazione zonale.
" The intense heat wave that Russia and parts of Eastern Europe experienced in summer 2010 was also caused by a similar blocking high"
Infine, AFFERMA che la credenza popolare secondo la quale cambi nell'attività solare determinino cambi nel clima globale, non ha credibilità nella comunità scientifica.
BBC - Paul Hudson's Weather & Climate Blog: Weakest solar cycle in 100yrs could intensify drought
Lockwood demonstrates link between low sun and low temps | Watts Up With That?
Lo scienziato conclude che :
"Gli effetti del Sole sulla stratosfera non sono globali..... può cambiare il modo in cui viene distribuita l'energia atmosferica in tutto il mondo, piuttosto che modificare la quantità totale di energia in esso."

In realtà NON si sa molto sulla fisica che governa la stratosfera, si sa che una presenza di maggiore/minore ozono nella stratosfera, influisce sul maggiore/minore riscaldamento della stratosfera per la reazione con i raggi ultravioletti provenienti dal sole.
La quantità di radiazione ultravioletta del Sole, è strettamente legata all'attività solare e potrebbe influenzare il clima, ma l'attività solare media è diminuita negli ultimi due decenni, mentre le temperature sono aumentate quindi la radiazione ultravioletta non può' essere un fattore determinante nel modificare il clima.
Si sta (anche) facendo strada una teoria secondo la quale la stratosfera è legata alla troposfera sottostante dove vi sono le correnti a getto che determinano le condizioni meteorologiche.
Edwin Gerber della New York University ha studiato queste interazioni.
Lui e i suoi colleghi hanno dimostrato nel 2009 che i movimenti verso l'alto di aria nella troposfera possono cambiare gli schemi dei venti stratosferici.
Questi cambiamenti, a loro volta, possono riflettersi sulla troposfera influenzando le condizioni meteo sulla superficie della Terra.

"I cambiamenti nei venti stratosferici influenzano il percorso delle tempeste invernali in tutta Europa".
http://math.nyu.edu/~gerber/pages/documents/epgCV.pdf
In anni di bassa attività solare anche la corrente a getto ed i venti che soffiano da da ovest alle nostre latitudini ( westerlies) ne risultano indeboliti con maggiore formazione di blocchi alla corrente zonale.

;)
 

mat69

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Provo a dare una spiegazione "empirica" dal punto di vista della circolazione generale dell'atmosfera sempre partendo dalle dinamiche solari e sempre " al netto " del GW.
Consideriamo infatti che l'eccedenza di calore che il sistema ha incamerato a livello globale debba essere considerato in trend ben più lunghi rispetto ai 10/15 presi in esame dal grafico e che in queste fasi possano ben inquadrarsi periodi più freddi benchè in regime di GW allo stesso modo in cui potremmo verificare l'esistenza di periodi più caldi in regime di GC.
Se volessimo considerare gli anni '90 come l'avvenuta piena realizzazione del breve lag temporale di risposta da parte della circolazione atmosferica nei confronti dei massimi solari, potremmo contestualmente ipotizzare che le dinamiche messe in atto in quel periodo, contraddistinte da un'esasperata circolazione alto -zonale a causa del netto rinforzo della corrente a getto polare abbiano diminuito l'attività della BDC (Brewer Dobson Circulation) e le conseguenti dinamiche di trasporto tropo/strato equatore - poli con tendenza a maggior subsidenza delle masse d'aria nelle regioni tropico equatoriali ( a loro volta contraddistinte da un forte riscaldamento stratosferico).
Le attività convettive spalmate su tutta la stagione ma in particolare durante l'inverno al di sopra degli oceani (specialmente l'oceano Pacifico) indebolite dalla maggior subsidenza spalmata su tutta la colonna verticale hanno provocato una diminuzione delle dinamiche di upwelling e pertanto indotto gli oceani ad incamerare maggior calore specie in profondità.
Gli anni 2000, nei quali si sono battuti molti record di caldo, hanno visto come protagonisti sempre più incidenti sulla circolazione dinamiche di natura meridiana le quali indubbiamente hanno permesso l'emersione di grandi quantità di calore e grazie alla diminuzione delle velocità zonali la riattivazione della BDC con disturbi sempre crescenti all'attività del vpt/vps.
Potremmo quindi pensare che le dinamiche circolatorie avute grossomodo nel primo decennio del XXI secolo, pur facendo emergere il surplus di energia accumulato dal sistema, possa aver posto le basi per una sua maggior dispersione.
In tal senso il raffreddamento della stratosfera tropico - equatoriale negli anni contraddistinti da un vortice polare disturbato è la dimostrazione di quanto affermato. ;)

Purtroppo la temporanea disattivazione del sito NOAA mi impedisce di postarvi le reanalisys in tal senso che mi premurerò di allegare non appena possibile.  :(
 

biagiorobur

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Settembre mette al referto un deciso calo dell' attività solare.

Sunspot number medio: 55.0

Solar flux medio: 102.7

Eruzioni solari molto più deboli rispetto ai mesi precedenti. Basti pensare che non abbiamo avuto nessun brillamento di classe X o M.


Settembre 2013 segna quindi l' indice di attività solare complessivo più basso degli ultimi 2 anni.
 

Sandro

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mat69 ha detto:
Provo a dare una spiegazione "empirica" dal punto di vista della circolazione generale dell'atmosfera sempre partendo dalle dinamiche solari e sempre " al netto " del GW.
Consideriamo infatti che l'eccedenza di calore che il sistema ha incamerato a livello globale debba essere considerato in trend ben più lunghi rispetto ai 10/15 presi in esame dal grafico e che in queste fasi possano ben inquadrarsi periodi più freddi benchè in regime di GW allo stesso modo in cui potremmo verificare l'esistenza di periodi più caldi in regime di GC.
Se volessimo considerare gli anni '90 come l'avvenuta piena realizzazione del breve lag temporale di risposta da parte della circolazione atmosferica nei confronti dei massimi solari, potremmo contestualmente ipotizzare che le dinamiche messe in atto in quel periodo, contraddistinte da un'esasperata circolazione alto -zonale a causa del netto rinforzo della corrente a getto polare abbiano diminuito l'attività della BDC (Brewer Dobson Circulation) e le conseguenti dinamiche di trasporto tropo/strato equatore - poli con tendenza a maggior subsidenza delle masse d'aria nelle regioni tropico equatoriali ( a loro volta contraddistinte da un forte riscaldamento stratosferico).
Le attività convettive spalmate su tutta la stagione ma in particolare durante l'inverno al di sopra degli oceani (specialmente l'oceano Pacifico) indebolite dalla maggior subsidenza spalmata su tutta la colonna verticale hanno provocato una diminuzione delle dinamiche di upwelling e pertanto indotto gli oceani ad incamerare maggior calore specie in profondità.
Gli anni 2000, nei quali si sono battuti molti record di caldo, hanno visto come protagonisti sempre più incidenti sulla circolazione dinamiche di natura meridiana le quali indubbiamente hanno permesso l'emersione di grandi quantità di calore e grazie alla diminuzione delle velocità zonali la riattivazione della BDC con disturbi sempre crescenti all'attività del vpt/vps.
Potremmo quindi pensare che le dinamiche circolatorie avute grossomodo nel primo decennio del XXI secolo, pur facendo emergere il surplus di energia accumulato dal sistema, possa aver posto le basi per una sua maggior dispersione.
In tal senso il raffreddamento della stratosfera tropico - equatoriale negli anni contraddistinti da un vortice polare disturbato è la dimostrazione di quanto affermato. ;)

Purtroppo la temporanea disattivazione del sito NOAA mi impedisce di postarvi le reanalisys in tal senso che mi premurerò di allegare non appena possibile.  :(

Ciao Mat, come ti dicevo sull'altro sito, hai toccato un tema centrale per il "corpus climatico".

Pero', proprio perche' tocchiamo un tema davvero centrale bisogna essere ben chiari sui concetti ... alcuni dei quali non sono affatto chiari, a nessuno, scienza compresa.

Parli di "eccedenza di calore", ma il problema e' che una "eccedenza" deve essere rapportata a qualcosa (eccedere qualcosa) e in Natura questo non ha alcun senso, la Natura E' qualunque sia il suo Status.

Le spinte solari mediamente "maggiori rispetto al periodo PEG" (modern maximum) possono certamente aver innalzato gradualmente la temperatura del corpus oceanico, almeno quello sopra i +4°.
Ma questo aumento di temperatura non si manifesta in modo univoco e lo sappiamo bene. Si concetra superficialmente, in fasi multidecadali (un indice buono e' la PDO), su determinate regioni del tropico pacifico, atlantico e indiano. Quindi queste fasi avranno, nelle loro zone "calde" (es. Nino 3.4, IPWP - anche se in realta' non e' cambiato niente in Nino3.4 e parecchio in IPWP) una probabile temperatura maggiore che nel passato (e molto maggiore rispetto alle fasi fredde) costruendo strutture verticali e circolatorie emisferiche di natura diversa.

Quindi d'accordo sugli anni 90, nel 76 c'e' stato un formidabile shift oceanico che ha portato un forte innalzamento dei GPT in zona tropicale con un primo accenno a fase zonale positiva subito bloccata da El Chichon. Il delta tropico-poli e' tornato palese nel 1987-8 e costruito la fase zonale + importante del secolo !

Da qui potremmo approfondire enormemente, specie sui nostri anni. Pian piano.  ;)

P.S. sul raffreddamento stratosferico tropicale c'andrei piano. Un raffreddamento tropicale e' dipendente dalle sottostanti fasi oceaniche e e' anche dipendente dalla fase polare, se e' calda sara' fredda, se fredda, calda (e' l'ovvio dualismo naturale, come bassa e alta pressione). Facciamoci sopra delle analisi appena sarà possibile, ben sapendo che c'e' da considerare delle ingerenze di altra natura (il raffreddamento post-pinatubo).

P.S. l'andamento di bassa stratosfera tropicale:


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Valerio75

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segnalo un impennata della nostra stella, credo che sia il valore più alto del ciclo 24 ma siamo sicuri che dovrebbe decadere nel 2014? Mah incomincio a nutrire qualche dubbio  :-[

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firenze3

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Valerio75 ha detto:
segnalo un impennata della nostra stella, credo che sia il valore più alto del ciclo 24 ma siamo sicuri che dovrebbe decadere nel 2014? Mah incomincio a nutrire qualche dubbio  :-[

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Fagli vivere qualche momento da eroe anche a lui ;)

poi dovrà dormire x diversi anni  ;)
 
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