Per i moderatori, se fuori luogo potete spostarla.
Roberto Bianchi dell’azienda Val delle Corti di Radda in Chianti mi scrive una lettera che ho letto e riletto, con commozione.
"Quest’anno eravamo felici. Le vigne erano inusitatamente rigogliose, avanti nella vegetazione, splendide.
Era in corso la fioritura, che lasciava sperare in un annata non solo buona, ma anche generosa nelle quantità.
Ieri sera ( Martedì 31 ) il cielo si è abbuiato all’improvviso e, tra le 17 e le 18, si è scatenato l’Armageddon, prendendo in pieno una fascia di territorio su una direttrice sud/nord lunga più o meno 5 km e larga 1, che andava circa da San Giusto in Salcio ai lembi meridionali di Fontodi, seguendo la Valle della alta Pesa.
Al centro di questa fascia c’eravamo, tra gli altri, noi, Paolo Cianferoni di Caparsino, Montemaggio ed altri amici piccoli produttori.
Non so cosa sia successo nello specifico di ogni azienda. Posso solo dire che a Val delle Corti sono piovuti 120 mm di acqua e grandine in soli 55 minuti, con una violenza ed una intensità note fino ad ora solamente nelle zone monsoniche subtropicali.
A guardare le vigne fa male allo stomaco. Avete presente la faccia di Rocky alla fine dell’incontro con Apollo. Ecco, questo è lo spettacolo – e la sensazione.
I capi, ancora teneri, sono bastonati dappertutto ed oggi già pieni di macchie brune, le contusioni. Molte cime sono spezzate, le foglie sufficentemente tritate. I grappolini, dove per caso non erano un poco protetti all’interno del fogliame, strinati. Come se fossero stati presi tra le mani e sfregati vigorosamente. In certe parti e forse rimasto un terzo dei piccoli acini ancora attaccato. Diciamo che in certe parti il danno si aggira sul 70% ? E l’anno prossimo ? I capi sono in parte compromessi. Ce la faremo a sfangarla in modo dignitoso nonostante tutto ?
Si vedrà cosa succede nei prossimi giorni. Le temperature, l’umidità, che verso prende la stagione. Dovremo aspettare di vedere come reagiranno le piante a questa bastonata. Cercheremo di aiutarle come si può.
Io passo per un pessimista, ma credo che a questo giro il danno sia veramente grave."
La nostra passione, a volte può trasformarsi in un incubo e distruggere il lavoro e i sogni di grandi lavoratori che comunque quando hanno iniziato il loro viaggio avevano messo in conto pure questo con la speranza di ritrovarcisi il più tardi possibile.
Saluti
Fede ( enoappassionato convinto )
Roberto Bianchi dell’azienda Val delle Corti di Radda in Chianti mi scrive una lettera che ho letto e riletto, con commozione.
"Quest’anno eravamo felici. Le vigne erano inusitatamente rigogliose, avanti nella vegetazione, splendide.
Era in corso la fioritura, che lasciava sperare in un annata non solo buona, ma anche generosa nelle quantità.
Ieri sera ( Martedì 31 ) il cielo si è abbuiato all’improvviso e, tra le 17 e le 18, si è scatenato l’Armageddon, prendendo in pieno una fascia di territorio su una direttrice sud/nord lunga più o meno 5 km e larga 1, che andava circa da San Giusto in Salcio ai lembi meridionali di Fontodi, seguendo la Valle della alta Pesa.
Al centro di questa fascia c’eravamo, tra gli altri, noi, Paolo Cianferoni di Caparsino, Montemaggio ed altri amici piccoli produttori.
Non so cosa sia successo nello specifico di ogni azienda. Posso solo dire che a Val delle Corti sono piovuti 120 mm di acqua e grandine in soli 55 minuti, con una violenza ed una intensità note fino ad ora solamente nelle zone monsoniche subtropicali.
A guardare le vigne fa male allo stomaco. Avete presente la faccia di Rocky alla fine dell’incontro con Apollo. Ecco, questo è lo spettacolo – e la sensazione.
I capi, ancora teneri, sono bastonati dappertutto ed oggi già pieni di macchie brune, le contusioni. Molte cime sono spezzate, le foglie sufficentemente tritate. I grappolini, dove per caso non erano un poco protetti all’interno del fogliame, strinati. Come se fossero stati presi tra le mani e sfregati vigorosamente. In certe parti e forse rimasto un terzo dei piccoli acini ancora attaccato. Diciamo che in certe parti il danno si aggira sul 70% ? E l’anno prossimo ? I capi sono in parte compromessi. Ce la faremo a sfangarla in modo dignitoso nonostante tutto ?
Si vedrà cosa succede nei prossimi giorni. Le temperature, l’umidità, che verso prende la stagione. Dovremo aspettare di vedere come reagiranno le piante a questa bastonata. Cercheremo di aiutarle come si può.
Io passo per un pessimista, ma credo che a questo giro il danno sia veramente grave."
La nostra passione, a volte può trasformarsi in un incubo e distruggere il lavoro e i sogni di grandi lavoratori che comunque quando hanno iniziato il loro viaggio avevano messo in conto pure questo con la speranza di ritrovarcisi il più tardi possibile.
Saluti
Fede ( enoappassionato convinto )