Condivo il tuo pensiero, certi eventi estremi si sono sempre verificati dai secoli dei secoli, il mio punto era che secondo me ora stiamo andando verso un riscaldamento, e credo di non essere l'unico a pensarla così.
Se affermiamo che stiamo andando verso il caldo, è vero ma occorre mettersi daccordo su alcuni punti.
Come tutti sappiamo, fortunatamente il nostro pianeta vive un clima in continua ricerca di equilibrio . Le cause generali le conosciamo ma ignoriamo però le tempistiche di quello che in fondo interessa noi, come individui quando intendiamo misurane gli effetti che coinvolgono la nostra vita personale che dura pochi decenni.
Se misuriamo il clima , osservandolo da una finestra temporale allargata a quello che viviamo sulla nostra pelle, quindi una finestra temporale oggettivamente troppo piccola per sperimentare le variazioni cicliche climatiche, le risposte saranno mediamente quelle di "stiamo andando verso il caldo". Molti abitanti dell'emisfero australe, forse lo avranno fortemente pensato anche durante la PEG, perchè la media della T globale , è un numero che è vero per la scienza ma a poco a che fare con il presente di ogni singolo punto.
Allora dove sta il "problema"?
Il problema secondo me è legato alla schizofrenica percezione del tempo, che abbiamo egoisticamente ridotto a quei decenni di vita che riguarda noi viventi, e sui quali decenni vorremmo a tutti i costi avere sempre e comunque una risposta a tutto fosse anche solo per autoconvincersi di averla , autocelebrando pubblicamente il nostro ego.
Io , per dirla alla Edoardo Bennato , di risposte non ne ho e me ne intendo poco anche di musica anche se non disdegno di ascoltarla ogni tanto e quindi per me il clima è come l'Universo. E' troppo vasto e immensamente irraggiungibile , per essere capito in ogni suo dettaglio fino a capirne interamente il suo funzionamento sopratutto per chi come me non possiede sufficienti conoscenze per cercare di farlo. Tuttavia non occorre essere scienziati per comprendere che per capire il clima occorrerebbe una reanalisi di migliaia se non decine di migliaia di anni di dati dettagliati, perchè tutto non si è mai ripetuto alla stessa maniera sia a livello di micro che di macroscala , nell'arco di milioni di anni , e non conosciamo affatto i dettagli di finestre temporali di pochi decenni, avvenute poche centinaia di anni fa così come siamo in grado di fare adesso. Certi confronti , per noi sono preclusi e lo dobbiamo accettare questo.
Tutto il resto sono anche grandi studi ma sempre piu soggetti a rimanere ipotesi ,la cui affidabilità decresce man mano che ci spingiamo a prevedere effetti verso un futuro che inizia già ad essere incerto da pochi giorni in poi, figuriamoci fra anche soli 100 anni. Ah gia ma noi (quasi tutti) fra cento anni non ci saremo
