Lo strano progetto "MortAlive" che ha preso il via alla stazione a valle del Diavolezza.
Praticamente un sistema che funziona in maniera autonoma, senza elettricità, con l'acqua che si muove in pressione solo grazie al dislivello.
Il principio di funzionamento sta nel mantenere il ghiacciaio innevato, in modo da riflettere la radiazione solare.
Il sistema funziona tramite delle cosiddette "Schnei-Seilen" (funi da neve), ovvero tubi di alluminio, in teoria lunghi fino a un chilometro, sospesi sopra il ghiacciaio e dotati di ugelli per creare una sorta di irrigazione di neve.
Il progetto utilizza l'acqua di fusione per produrre la neve, che viene raccolta nei mesi estivi più in alto, in un lago glaciale.
A tale scopo è stato adottato anche il sistema degli "stupa di ghiaccio", il metodo himalayano per creare riserve di ghiaccio estivo utilizzando l'acqua di fusione del ghiacciaio stesso.
https://www.sueddeutsche.de/reise/alpen-gletscher-morteratsch-klimawandel-1.5201764
Praticamente un sistema che funziona in maniera autonoma, senza elettricità, con l'acqua che si muove in pressione solo grazie al dislivello.
Il principio di funzionamento sta nel mantenere il ghiacciaio innevato, in modo da riflettere la radiazione solare.
Il sistema funziona tramite delle cosiddette "Schnei-Seilen" (funi da neve), ovvero tubi di alluminio, in teoria lunghi fino a un chilometro, sospesi sopra il ghiacciaio e dotati di ugelli per creare una sorta di irrigazione di neve.
Il progetto utilizza l'acqua di fusione per produrre la neve, che viene raccolta nei mesi estivi più in alto, in un lago glaciale.
A tale scopo è stato adottato anche il sistema degli "stupa di ghiaccio", il metodo himalayano per creare riserve di ghiaccio estivo utilizzando l'acqua di fusione del ghiacciaio stesso.
https://www.sueddeutsche.de/reise/alpen-gletscher-morteratsch-klimawandel-1.5201764