Oggi le regioni alpine confinali, Valle d'Aosta in primis, stanno beneficiando dell'ennesimo sfondamento grazie a un attivo fronte da WNW (che per l'ennesima volta sta lasciando in ombra pluviometrica il Piemonte) con rovesci anche di moderata/forte intensità ed una QN, al momento attestata sui 1700/1800 m, che sarà in progressivo calo nelle prossime ore per l'arrivo di aria più fredda in quota.
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A partire da domenica gli assetti barici cambieranno con la radice più forte dell'hp che, in tendenza, tenderà a portarsi verso nord, ponendo i suoi massimi GPT tra Regno Unito e Scandinavia, a favorire dinamiche retrogressorie che, al momento, appaiono ancora sterili in termini di precipitazioni (mi riferisco in modo particolare al nord-ovest).
Eventuali precipitazioni potranno derivare dallo sviluppo di depressioni mediterranee da contrasto al momento non predicibili.
Il nord-ovest continua ad aspettare l'Atlantico, l'unico in grado di dispensare precipitazioni abbondanti e democraticamente distribuite (e non rovesci a macchia di leopardo che poco servono alla causa).
Questi gli spaghi ECMWF con precipitazioni importanti che appaiono ancora lontane.