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Autunno-Inverno 2024-25: che i sogni abbiano inizio!

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maurino

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savignano sul panaro(MO) 135 slm
Ognuno è liberissimo di seguire le tesi di chi desidera...
Ma sarebbe sufficiente buttare un occhio alle emisferiche di tutti i modelli per trarre alcune considerazioni...
non è questione di tesi, ma uno strong event, ha effetti immediati, vedremo, nei prossimi giorni, e quelle carte a 10 hPa sono descrittive, della colonna da 1hPa, fino al suolo, se domani cambia una virgola in gfs, cambia di nuovo il nam, vedremo
 

Maxsin72

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Brenna (CO)
, ma certo ci sarà un riaccorpamento, poi un allungamento, ma tropo e strato sono disassate, lo dice Nucera, lo strong vortex non funziona cosi, non va a singhiozzo, è immediato, e duraturo, è dai primi di dicembre che andate avanti con sto ese cold, certo come ripeto è un inverno di M, ne abbiamo avuti di peggio senza sti superamenti
Niente onde lunghe e stazionarie ma solo ondulazioni brevi ed effimere, se non c'è stato nessun ese cold e nessun condizionamento devo dire che gli effetti sono lo stesso molto simili
 

Neveneve

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Si Maurino è così,ci si dimentica degli ultimi in cui abbiamo avuto una piallata totale...cosa che non è successa finora,nonostante non c'è stata chissà che ondata....ma la troposfera è reattiva...
 

Giulio097

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Buongiorno.. veramente mi chiedo chi mette in giro queste voci che superato il Nam allora il condizionamento è automatico.. oppure che si parla di strong vortex solo se c’è condizionamento in troposfera. Lo strong vortex dovuto ad un ese (EXTREME STRATOSPHERIC EVENT) è un qualcosa di legato alle sole vicissitudini stratosferiche. Gli effetti poi in troposfera possono essere diversi.. dal condizionamento classico con anche un vortice polare troposferico forte, un condizionamento mancato per una troposfera molto reattiva ed energica ed un condizionamento a fasi alterne con inizieni di vorticità dall'alto intervallate nel tempo, sempre a causa di una troposfera più vivace e meno incline ad un condizionamento (vedi quest'anno).
 
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tifernate

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Tenendo conto della situazione generale attuale, da un VPS pimpante ad VPT non più vivacemente reattivo e disposto in maniera non più molto favorevole, parlo della seconda decade, ma soprattutto dalla MJO etc., penso che almeno fino ai giorni della Merla non ci si possa aspettare granché, poi magari un sussulto invernale ma questa stagione mi pare che più di così non riesca a dare.
 

firenze3

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Tenendo conto della situazione generale attuale, da un VPS pimpante ad VPT non più vivacemente reattivo e disposto in maniera non più molto favorevole, parlo della seconda decade, ma soprattutto dalla MJO etc., penso che almeno fino ai giorni della Merla non ci si possa aspettare granché, poi magari un sussulto invernale ma questa stagione mi pare che più di così non riesca a dare.
Benritrovato
 

firenze3

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Volevo sottolineare come questo post abbia potuto aiutare nel capire certe dinamiche e la buona cosa il tutto con un clima gradevole e costruttivo, con confronti talvolta accesi ma sempre rispettosi l'uno dell'altrp.
Bravi e grazie a tutti.
 

Giulio097

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Volevo sottolineare come questo post abbia potuto aiutare nel capire certe dinamiche e la buona cosa il tutto con un clima gradevole e costruttivo, con confronti talvolta accesi ma sempre rispettosi l'uno dell'altrp.
Bravi e grazie a tutti.
Esatto! Davvero un piacere scrivere e confrontarsi su questo TD!
 

tifernate

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Direi ben ritrovati a tutti voi. Purtroppo troppi impegni per essere sempre presente, però cerco di seguire più possibile gli interessanti post che ogni giorno si scrivono su questo forum.
Buona serata e speriamo in un sussulto serio dell'inverno tra 3-4 settimane.
 

Giulio097

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IMG_1264.jpegIMG_1261.jpegIMG_1262.jpegIMG_1263.jpeg

Stasera credo che inizia a prendere piede un sempre più probabile coupling strato tropo verso la terza decade di gennaio.
Nella speranza che sia l’ultima cartuccia che il VPS sparerà dall’alto per piano piano mollare la presa nel mese di febbraio.. e che la troposfera riesca a trovare nuova energia per rimodulare il getto ed ondularlo regalando un mese di febbraio più dinamico e con scambi meridiani.

Certo che.. con queste carte in alto nel forecast di gfs è davvero dura avere buone sensazioni. Speriamo bene… 🤞🏻
IMG_1259.png
 

Alessandro 81

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portaledellameteorologia.it
Articolo di approfondimento sul rapporto stagionale di Copernicus (10 gennaio 2024)

Introduzione
Il servizio di monitoraggio climatico Copernicus (Copernicus Climate Change Service, C3S) pubblica periodicamente previsioni stagionali che offrono una prospettiva a medio-lungo termine sulle tendenze meteorologiche, focalizzandosi su alcuni indicatori chiave: pressione atmosferica, temperature, precipitazioni e condizioni di circolazione globale (come El Niño/La Niña nel Pacifico e l’NAO nell’Atlantico). Queste informazioni sono particolarmente utili per chiunque desideri una visione d’insieme dell’evoluzione climatica nei prossimi mesi, sia per motivi professionali (settori agricolo, energetico, turistico, ecc.) sia per motivi di ricerca e pianificazione.

Nel rapporto del 10 gennaio 2024, Copernicus evidenzia alcuni aspetti di rilievo, che di seguito verranno spiegati in modo dettagliato. L’elemento centrale è la possibilità di una transizione verso una fase positiva dell’Oscillazione Nord Atlantica (NAO) entro la fine della stagione invernale, con ripercussioni ben distinte per l’Europa settentrionale e meridionale. Allo stesso tempo, si prospetta un progressivo indebolimento delle recenti condizioni di La Niña nel Pacifico.


1. L’Oscillazione Nord Atlantica (NAO) e la sua possibile fase positiva​

Che cos’è la NAO?
La North Atlantic Oscillation (NAO) è un indice che descrive la differenza di pressione atmosferica tra due aree chiave nell’Atlantico settentrionale: una zona di bassa pressione in prossimità dell’Islanda (depressione islandese) e una zona di alta pressione sulle Azzorre. Quando si parla di “NAO positiva”, significa che la differenza di pressione tra queste due zone risulta più marcata del normale, il che determina una circolazione specifica sull’Europa.

Effetti di una NAO positiva in Europa

  • Europa Settentrionale: L’aria mite e umida, sospinta da correnti atlantiche più vigorose, porta temperature mediamente più alte del solito e un aumento delle precipitazioni, in particolare sotto forma di piogge invernali. È anche possibile attendersi periodi più ventosi rispetto alla media.
  • Europa Meridionale: Al contrario, quando la NAO è fortemente positiva, le aree meridionali dell’Europa tendono a registrare temperature leggermente più alte, ma spesso accompagnate da condizioni di tempo più secco, con precipitazioni sotto la media stagionale.
Nel rapporto Copernicus si menziona la probabile transizione verso una NAO positiva entro la fine della stagione invernale 2023-2024, un aspetto che potrebbe influenzare la circolazione atmosferica a scala continentale. Ciò si traduce in prospettive di:

  • Condizioni più umide e miti per il nord Europa.
  • Temperature più calde ma con minor apporto di precipitazioni per il sud del continente.

2. Il contesto globale: la transizione da La Niña a condizioni neutre​

La Niña
La Niña è una fase del fenomeno ENSO (El Niño-Southern Oscillation) in cui le temperature superficiali dell’Oceano Pacifico centrale e orientale risultano più fredde del normale. Tale fenomeno può influenzare la circolazione atmosferica su ampia scala, modulando l’andamento delle precipitazioni e delle temperature in diverse aree del pianeta.

Il trend in atto
Il rapporto Copernicus segnala che le recenti condizioni di La Niña tendono ad attenuarsi, con le temperature superficiali del Pacifico centrale e orientale che stanno tornando su valori prossimi alla media. Questa transizione verso condizioni neutre potrebbe avere diverse conseguenze:

  • Riduzione dell’influenza di La Niña sull’assetto meteorologico globale.
  • Possibile passaggio successivo a uno scenario neutro o perfino a El Niño, se il riscaldamento delle acque oceaniche dovesse continuare nei prossimi mesi (anche se al momento non è l’ipotesi principale, i modelli monitorano continuamente questa eventualità).
L’allentamento di La Niña rende ancora più determinante l’influsso di altri fattori, come la NAO sull’Atlantico, nel plasmare le condizioni meteorologiche europee nei prossimi mesi.


3. Previsioni di temperatura e precipitazioni per i prossimi mesi​

Temperature

  • Europa Settentrionale: Meno probabile il classico gelo invernale persistente; le anomalie positive di temperatura potrebbero rendere gli inverni più miti e portare i termometri al di sopra della media.
  • Europa Meridionale: Temperature mediamente più calde, specialmente se la NAO resterà in una fase positiva. Ciò può tradursi in un inverno e una primavera precocemente mite, con un probabile anticipo del risveglio vegetativo e un più rapido scioglimento di eventuali nevicate montane.
Precipitazioni

  • Nord Europa: L’intensificazione delle correnti atlantiche durante una NAO positiva spesso comporta un regime pluviometrico sopra la media, con rischio di piogge frequenti e tempeste invernali.
  • Sud Europa: Sono previsti periodi più asciutti e precipitazioni al di sotto della norma; ciò può sollevare preoccupazioni per l’approvvigionamento idrico e la siccità nelle regioni già soggette a stress idrico.

4. Come vengono elaborate le previsioni di Copernicus​

Le previsioni stagionali di Copernicus si basano su:

  1. Multi-model approach: Vengono combinati diversi modelli numerici di previsione sviluppati da vari centri meteorologici europei. Questo approccio permette di ottenere una visione più robusta, riducendo in parte le incertezze insite in ogni singolo modello.
  2. Aggiornamenti mensili: Ogni mese, entro il giorno 10, Copernicus rilascia mappe e dati aggiornati su temperatura, precipitazioni e altri parametri, spingendosi fino a sei mesi nel futuro. Le anomalie di temperatura, di pressione al livello del mare (MSLP) e di precipitazioni possono subire variazioni di mese in mese a seconda delle ultime osservazioni oceaniche e atmosferiche.
  3. Visualizzazione e divulgazione: Sul portale di Copernicus sono disponibili mappe interattive e serie temporali che consentono di analizzare in dettaglio le previsioni per ogni area geografica. L’interfaccia permette di confrontare diversi scenari e capire come i segnali modellistici possano modificarsi col passare dei mesi.

5. Impatti sul territorio e considerazioni finali​

  • Agricoltura e risorse idriche: Le regioni del sud Europa potrebbero dover fare i conti con precipitazioni inferiori alla media, pertanto i settori agricoli e l’approvvigionamento idrico potrebbero necessitare di una maggiore pianificazione per affrontare potenziali periodi di siccità.
  • Energia e infrastrutture: Nel nord Europa, periodi più ventosi e piovosi possono essere positivi per la produzione di energia eolica, ma al contempo richiedono un’attenzione particolare alla stabilità delle infrastrutture di trasporto e alla protezione delle coste.
  • Turismo e sport invernali: Una stagione invernale più calda può influenzare sia il turismo montano (meno neve in bassa quota) sia le attività legate alla neve, con potenziali perdite economiche nelle zone sciistiche prive di sistemi di innevamento artificiale.
  • Gestione del rischio: Le previsioni stagionali, sebbene meno precise delle previsioni a breve termine, forniscono indicazioni utili per la gestione del rischio idrogeologico e per la preparazione a fenomeni meteorologici estremi.
In conclusione, il rapporto pubblicato da Copernicus il 10 gennaio 2024 delinea un quadro meteorologico caratterizzato da un probabile rafforzamento della fase positiva dell’Oscillazione Nord Atlantica verso la fine dell’inverno, con implicazioni rilevanti per le regioni europee. Al contempo, l’attenuarsi delle condizioni di La Niña permetterà all’Atlantico e alle dinamiche della NAO di svolgere un ruolo ancora più centrale nelle tendenze dei prossimi mesi. Resta fondamentale consultare periodicamente gli aggiornamenti del Copernicus Climate Change Service per avere un quadro sempre attuale, soprattutto vista la natura dinamica del clima e i possibili rapidi cambiamenti di scenario.
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neve_a_Roma

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Se anche febbraio sarà sotto condizionamento allora ci aspetterà una primavera fredda, tradizione degli ultimi anni.
 

snow!

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Previsioni Extended-range di ECMWF davvero terribili e da primavera anticipata già da fine mese / inizio Febbraio : https://www.ecmwf.int/en/forecasts/documentation-and-support/extended-range-forecasts

Tendenzialmente riassumibili cosi:

ecmwf-12-2.png


Vediamo come andrà a livello pratico per me comunque l'inverno proverà a sparare ancora un colpo sull'Europa tra ultima decade di gennaio e/o prima di febbraio...vediamo se siamo fortunati :)
 
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Giulio097

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Casale di pari (GR) 500m
Come già detto una settimana/dieci giorni fa, passeremo un periodo molto più statico e meno dinamico con prevalenza di alta pressione sul comparto europeo e del mediterraneo.
Le MJO di oggi sia gfs che ecmwf vedono una puntata decisa verso le fasi 6/7 che come avevo detto, potrebbero essere l’ancora di salvataggio per riportare ondulazioni e possibilità di scambi meridiani sull’Europa e il mediterraneo. Questo, se tutto andrà bene potrebbe accadere da fine mese/inizio di febbraio. Servono conferme..

Purtroppo come già detto, questo passaggio della Madden nelle fasi 2/3 non farà altro che assecondare la compressione che avviene dall’alto con una fase di maggior stasi in basso e, ripeto, una prevalenza di condizioni alto pressorie dalle nostre parti.
Vedremo se la MJO a questo giro riuscirà a regalarci un mese di febbraio più movimentato.
 
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