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L'AGW spiegato semplice in un grafico

GM Chenal

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Ma un anno non è clima.
E' tempo meteorologico.

Verissimo. Ma qui non si parla di 1 anno. È proprio questo il problema. Gli anni con nuovi record positivi sono tutti concentrati dopo gli anni '80 del secolo scorso e in maniera ancora più crescente a partire dagli anni 2000. Ci sono stati anche in passato periodi caldi ma nessuno è stato caratterizzato da incrementi vertiginosi come quello in atto... Incrementi o decrementi termici più o meno ciclici (caratterizzanti i cambiamenti del clima in seno alle differenti Ere climatiche) si sono sempre alternati nel passato, ma in archi temporali dell'ordine di migliaia di anni e sicuramente non concentrati nello spazio di pochissimi decenni come sta avvenendo nell'ultimo trentennio.
clima_1.jpg

Anche ai negazionisti più incalliti non viene il dubbio che possa esserci una forzante non "naturale" in questo folle e rapidissimo processo di riscaldamento a scala planetaria che non ha precedenti (o almeno da quando esistono misurazioni strumentali attendibili...)?
 

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Verissimo. Ma qui non si parla di 1 anno. È proprio questo il problema. Gli anni con nuovi record positivi sono tutti concentrati dopo gli anni '80 del secolo scorso e in maniera ancora più crescente a partire dagli anni 2000. Ci sono stati anche in passato periodi caldi ma nessuno è stato caratterizzato da incrementi vertiginosi come quello in atto... Incrementi o decrementi termici più o meno ciclici (caratterizzanti i cambiamenti del clima in seno alle differenti Ere climatiche) si sono sempre alternati nel passato, ma in archi temporali dell'ordine di migliaia di anni e sicuramente non concentrati nello spazio di pochissimi decenni come sta avvenendo nell'ultimo trentennio.
clima_1.jpg

Anche ai negazionisti più incalliti non viene il dubbio che possa esserci una forzante non "naturale" in questo folle e rapidissimo processo di riscaldamento a scala planetaria che non ha precedenti (o almeno da quando esistono misurazioni strumentali attendibili...)?
Dovremmo essere tutti d’accordo, a prescindere.

Non per assioma, ma per pluralità della scienza in merito: in tal senso, sono critico e dovremmo esserlo (ancora) tutti, negazionisti e non.

Ed invece il dibattito critico (in senso positivo) è esaurito.

Ad esempio, anche solo 100/200 anni rapportati allo span di un’era geologica o climatica possono corrispondere ad un battito di ciglio, senza che questi spikes possano perturbare l’indice di fondo: in sintesi, una temperatura media desunta ed approssimata in paleoclimatologia non potrà mai avere indici di correlazione pari ad un dataset climatologico moderno.

Oltre ai limiti temporali paleoclimatologici intrinsechi, profondi fino a circa metà dell’intera età terrestre.
 

setra85

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Verissimo. Ma qui non si parla di 1 anno. È proprio questo il problema. Gli anni con nuovi record positivi sono tutti concentrati dopo gli anni '80 del secolo scorso e in maniera ancora più crescente a partire dagli anni 2000. Ci sono stati anche in passato periodi caldi ma nessuno è stato caratterizzato da incrementi vertiginosi come quello in atto... Incrementi o decrementi termici più o meno ciclici (caratterizzanti i cambiamenti del clima in seno alle differenti Ere climatiche) si sono sempre alternati nel passato, ma in archi temporali dell'ordine di migliaia di anni e sicuramente non concentrati nello spazio di pochissimi decenni come sta avvenendo nell'ultimo trentennio.
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Anche ai negazionisti più incalliti non viene il dubbio che possa esserci una forzante non "naturale" in questo folle e rapidissimo processo di riscaldamento a scala planetaria che non ha precedenti (o almeno da quando esistono misurazioni strumentali attendibili...)?

I dati più affidabili nel vero senso del termine sono quelli satellitari che come hai detto bene risalgono agli anni 80 del 900.
Prima di allora dati parziali.
Se si parla di dati inerenti a secoli fa o millenni passati ci si affida ai dati proxy ma in questo caso il margine di incertezza aumenta spropositatamente.
Ad ogni modo ognuno può credere a quello che ritiene più opportuno, le religioni servono proprio a questo.
Nella scienza, che è dubbio e dibattito e non certezza, questo è noto.
Questo si integra con la citazione " velocità anomala del cambiamento " dal momento che non esistono dati certi per metterlo in parallelo e tirarne fuori delle considerazioni.
Così come il termine "negazionista".
Non si può negare una cosa di cui non si ha certezza matematica.
E questo al di là della discriminazione della terminologia in questione.
Anzi, negazionisti son proprio quelli che negano il fatto che certezze quanto a dati non ne esistano.
 
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ponente

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M'immaigino la Califormia, con tutti questi gradi meno prima dell'era industriale, che tipo di stagioni avesse?? Forse invece di wind-surfare le onde, facevano discese libere sulla neve fino ad aprile.. :ROFLMAO:


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Eh, ma è un evento estremo e pur sempre tale resta, guarda le temperature medie!!

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waxe

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...entro nel Thread degli Eretici... :rolleyes:

Quello che scrivi è corretto: una percentuale > al 99% della Comunità Scientifica ritiene che la letteratura a supporto del Climate Change (che per definizione è considerato di origine prettamente Antropica) proponga tesi consistenti e verificate, per cui oramai universalmente accettate ed in assenza di nuove evidenze, incontrovertibili.

Io, te e tutti quelli qua dentro (e non solo) non siamo nessuno per alimentare un contradditorio consistente.

Partendo dal presupposto che il fenomeno Global Warming (definizione da Eretico) o Climate Change (definizione da Resto del Mondo) sia lapalissiano trend così per come definito su scala umana (ben diverso sarebbe su scala terrestre), risulta corretto registrare alcune autorevoli voci dal coro (< 1% a quanto pare) che dovrebbero o meglio vorrebbero (ma non possono per ragioni scientifiche e/o politiche) alimentare un contradditorio serio, ragionato e scientifico.

Mi riferisco al buon Patrick Moore o Timothy J. Dunkerton, per fare esempi celebri.

Una regola cardine del metodo scientifico impone che ogni studio che dia origine a paper in letteratura scientifica, debba essere posto ad ampia fase di review dalla stessa, per cui se il 99% ritiene valide le tesi e/o le correzioni proposte, il testo definitivo risulterà universalmente accettato.

Poi ci sono le opinioni: questo fantomatico 99%, personalmente penso sia suddiviso in larga maggioranza da soggetti trainati e da una minoranza trainante, al netto della (spero) minima percentuale di chi si schiera per mero interesse personale.

Senza contare che le opinioni "contro" sono autorevoli e questo fa molto pensare.

Detto ciò, bruceremo tutti all'Inferno 🔥 :devilish:
Certo. E non starò certo a negare né le ipotesi contrarie (quell' 1%), tanto quanto non confermo le ipotesi a favore (il resto del 99%). Non lo faccio perché non posso: non ne ho le competenze. Ma se arriva un Ponente (giusto per fare un nome) a sproloquiare con tanta sicumera su complotti&affini...beh...capisci che le sue competenze sono al massimo pari alle mie. P.S. sono (anzi, ero) un "fan" di Ponente, proprio perché compensava la poca competenza con una buona dose di ottimistico entusiasmo. Ma se vedo denigrare il lavoro di migliaia di scienziati in quel modo, no allora non riesco a star zitto.
 

ponente

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Certo. E non starò certo a negare né le ipotesi contrarie (quell' 1%), tanto quanto non confermo le ipotesi a favore (il resto del 99%). Non lo faccio perché non posso: non ne ho le competenze. Ma se arriva un Ponente (giusto per fare un nome) a sproloquiare con tanta sicumera su complotti&affini...beh...capisci che le sue competenze sono al massimo pari alle mie. P.S. sono (anzi, ero) un "fan" di Ponente, proprio perché compensava la poca competenza con una buona dose di ottimistico entusiasmo. Ma se vedo denigrare il lavoro di migliaia di scienziati in quel modo, no allora non riesco a star zitto.
Perchè tu credi che siano davvero l'1% ??
Il post dell'Ammiraglio a riguardo sono abbastanza esaustivi e credo che molti del 99% siano più che altro trainati da quello che và per la maggiore e per maggiore, negando pure evidenze storiche e tesi confermate, intendo quello che fà più "comodo".
Non è questione di veder dei complotti, è solo questione di avere vedute diverse, di non credere che la scienza segua sempre iter corretti, soprattutto dove non si può dimostrare in maniera imprescindibile. Anche recenti eventi al di fuori della meteorologia ne sono stati banco di prova. Saluti.
 

adm.ackbar

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Perchè tu credi che siano davvero l'1% ??
Il post dell'Ammiraglio a riguardo sono abbastanza esaustivi e credo che molti del 99% siano più che altro trainati da quello che và per la maggiore e per maggiore, negando pure evidenze storiche e tesi confermate, intendo quello che fà più "comodo".
Non è questione di veder dei complotti, è solo questione di avere vedute diverse, di non credere che la scienza segua sempre iter corretti, soprattutto dove non si può dimostrare in maniera imprescindibile. Anche recenti eventi al di fuori della meteorologia ne sono stati banco di prova. Saluti.
Il rapporto di forza è proprio quello: 99%-1% e la percentuale maggioritaria è molto strutturata e largamente foraggiata governativamente.

Per tale ragione, la frazione autorevole ma minoritaria è letteralmente "schiacciata" scientificamente, per usare un'iperbole.

Ed era il senso del mio intervento: la mia posizione personale non è assolutamente scettica, ma critica, nel senso più positivo del termine.
 

andi

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A parte che la percentuale non è il 99% - 1%, questa è un'altra storia raccontata dalla solita propaganda; è ovvio che la ricerca scientifica è pesantemente indirizzata dalla struttura in cui ti trovi e che riceve finanziamenti per dimostrare una certa cosa, in quelle strutture se ti vengono fuori dati diversi semplicemente sei costretto a non pubblicarli per ovvie ragioni, tanto più in un campo aleatorio come la climatologia. E le strutture di ricerca, escluso qualche professore universitario indipendente, magari per età o fine carriera, sono state al 99% create e finanziate proprio per dimostrare l'AGW
 

setra85

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Altro tema molto sottovalutato in tema di clima.
Il magnetismo terrestre.
 

setra85

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setra85

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Certo. E non starò certo a negare né le ipotesi contrarie (quell' 1%), tanto quanto non confermo le ipotesi a favore (il resto del 99%). Non lo faccio perché non posso: non ne ho le competenze. Ma se arriva un Ponente (giusto per fare un nome) a sproloquiare con tanta sicumera su complotti&affini...beh...capisci che le sue competenze sono al massimo pari alle mie. P.S. sono (anzi, ero) un "fan" di Ponente, proprio perché compensava la poca competenza con una buona dose di ottimistico entusiasmo. Ma se vedo denigrare il lavoro di migliaia di scienziati in quel modo, no allora non riesco a star zitto.
Al di là dei pareri personali, quando si parla di dati referenti cambiamenti climatici globali o emisferici, bisogna andarci coi piedi di piombo.
Una semplice considerazione.
La superficie del pianeta terra è ricoperta per il 71% da oceani e il restante da terre.
La copertura satellitare seppur con un largo margine di errore risale agli anni 80 del 900 e questa copre molto sommariamente in maniera grezza sia le superfici oceaniche sia le superfici continentali.
Perciò, sepour in maniera sommaria e grezza datiamo i cambiamenti solo dagli anni 80 del 900.
Prima esistevano solo le strumentazioni a terra, ancor più sommarie e grezze e installate solo nei paesi civilizzati.
La temperatura dell'atmosfera sopra alle superfici oceaniche non è mai stata datata prima degli anni 80 del 900.
Ciò significa che i dati unter agli anni 80 del 900 riguardo al global warming sono parziali e raccolti da una piccola percentuale di rilevamento sulla superficie del pianeta.
Per questo i dati che vengono propinati con tanta fierezza sono dati parziali e fuorvianti.
Un po' alla stregua degli abbinamenti : 2022 caldo e secco in italia ?
Global warming.
 

ponente

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Record su records di global warming

:ROFLMAO:
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“A Kinbrace, in Scozia, le temperature hanno raggiunto i -15,2 gradi Celsius, rendendo la notte tra il 7 e l'8 marzo la più fredda del mese per il Paese dal 2010…”.
 

ponente

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“RECORD” DI NEVE IN IDAHO (USA)…!
❄️
Fino a ieri (6 Marzo), abbiamo avuto 9 giorni consecutivi di nevicate a #Boise, #Idaho, che è la seconda serie più lunga mai registrata (dall'inizio delle registrazioni nel 1892). È possibile altra neve, quindi potremmo battere il record entro la fine della settimana. #IDwx #ORwx”.

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setra85

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